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Il dispositivo unico continua a far discutere PDF Stampa E-mail
Tecnologia
2014
12
Agosto

Vi ricordate la lettera che ci hanno scritto l’On. Ivan Catalano - Vicepresidente Commissione Trasporti alla Camera - e il suo assistente tecnico Gaetano La Legname circa il dispositivo unico a bordo dei camion?

Le proposte dell'On. Catalano pubblicate da TN Trasportonotizie hanno aperto un dibattito, tuttora aperto, che è arrivato a coinvolgere Viasat, di cui abbiamo pubblicato la lettera di risposta. Nello spirito di collaborazione che ci contraddistingue, abbiamo sottoposto la lettera di Viasat all'On. Catalano e a La Legname. Insieme al consulente giuridico Dott. Gabriele Matteo Fiorenti ecco cosa hanno ribattuto.

Localizzatore"Egregio Direttore, vorremmo fare alcune precisazioni ed altre integrazioni, alla luce delle osservazioni del Dott. Francesco Signor, Direzione Marketing e Comunicazione di Viasat Group Spa, che ringraziamo per la risposta.

In verità non abbiamo citato né il Politecnico di Torino né quello di Milano (la cui reputazione è nota), ma due altri soggetti, centri d'eccellenza italiani riconosciuti in tutto il mondo per l'open data e l'open hardware.Tematiche fondamentali per lo sviluppo dell’Italia e, più in generale, per l’intera Unione Europea.

In relazione all'articolo pubblicato sul vostro numero 3/2014 di Trasporto Notizie, vorremmo precisare che parlavamo dei dispositivi di localizzazione satellitare installati a bordo degli automezzi adibiti al trasporto merci e non di tutti gli autoveicoli in circolazione, in particolare dei veicoli commerciali ed industriali per il trasporto di merci per conto terzi.

Questa premessa è doverosa in quanto tutti i soggetti della filiera identificati dall'Art. 2 D.Lgs. 21 novembre  2005,  n.  286  hanno  necessità logistico­trasportistiche che vanno oltre l'installazione della scatola nera, la quale si limita attualmente, secondo definizione legislativa a:

  • verificare la compatibilità dei danni denunciati rispetto alla dinamica del sinistro;
  • esercitare maggiori controlli sui costi dei risarcimenti;
  • contrastare in maniera più efficace i fenomeni speculativi e fraudolenti, con conseguente creazione di margini per la riduzione dei prezzi r.c. auto.

Questo va sicuramente bene per gli autoveicoli adibiti al trasporto «privato» ed è utile anche l'utilizzo professionale.

Tuttavia, a seguito dei confronti da noi avuti con gli operatori del settore, in conseguenza del ruolo rivestito dall’On. Catalano, Vice­Presidente della IX Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera dei Deputati, ci siamo convinti che il tema sia in qualche modo secondario rispetto a quello, quotidianamente vissuto dagli autotrasportatori, di operare in sincronia con gli altri attori della filiera.

Riteniamo opportuno un intervento in tema di promozione delle tecnologie di geolocalizzazione, ma di più ampio respiro, con finalità non limitate ai profili assicurativi bensì estese a ricomprendere l’efficientamento logistico e la sicurezza della circolazione. Siamo convinti che il destinatario primario per l'invio dei dati di localizzazione satellitare debba essere un soggetto «sopra le parti» come la Piattaforma Logistica Nazionale, con il compito di «armonizzare» l'efficienza del trasporto come farebbe un direttore d'orchestra. I vari componenti dell'orchestra sono rappresentati dai soggetti del libero mercato che offrono i servizi a valore aggiunto per la gestione della flotta.

UIRNet 2.0, come già scritto, è un opportunità che non possiamo e non dobbiamo perdere, se non altro perché sono stati spesi decine di milioni di Euro, soldi nostri.

Avendo analizzato attentamente il «DL liberalizzazioni», il decreto attuativo del MISE e il proposto Regolamento IVASS, anche con il collaboratore giuridico dell'On. Catalano, Dott. Gabriele Fiorentini, non possiamo dirci stupiti del blocco dello stesso, anche alla luce del ricorso al TAR del Lazio da parte di Semplicemente Srl, ricorso che contiene stimoli non privi di valore. Constatiamo purtroppo che questo capita troppo spesso in questo paese e sempre quando non c'è una condivisione d'intenti; così si perdono le opportunità, peccato!

Il «Regolamento ex­ISVAP (ora IVASS), di concerto con il Ministro dello Sviluppo Economico e il Garante per la protezione dei dati personali, che deve definire le modalità di raccolta, gestione e utilizzo, in particolare a fini tariffari e per la determinazione della responsabilità in occasione dei sinistri» risulta essere uno strumento parziale e incompleto, alla luce delle potenzialità della tecnologia disponibile, per l'operatività della filiera del trasporto merci. Riteniamo che un tale intervento avrebbe dovuto essere contestuale, o quanto meno armonico, rispetto all’organizzazione della politica nazionale dei trasporti tramite UIRNet.

Ringrazio lo scrivente per averci ricordato quanto perde l'Italia dall'inefficienza logistica e mi permetto di segnalare anche uno studio dell’Università Bocconi, le cui conclusioni il Sig. La Legname poté conoscere “in tempo reale” all'ultimo incontro del Piano Nazionale sulla Logistica dell'allora Sottosegretario Bartolomeo Giachino, in particolare il testo alle pagine 20 e 21. Parliamo di un recupero di circa 5,5 MLD €/anno per i prossimi 6 anni.

 

Sempre in merito al trasporto di merci su strada dobbiamo tenere in buona considerazione ciò che ci dice l'Unione Europea con il Regolamento (UE) 165/2014 e quello che già emerge dal Regolamento Delegato n. 305/2013, nonché il lodevole bilanciamento di interessi operato dal Garante con il provvedimento del 04/10/2011 del Garante per la protezione dei dati personali su “Sistemi di localizzazione dei veicoli nell'ambito del rapporto di lavoro”.

Armonizzare con un «dispositivo unico» tutte queste normative, che regolano il funzionamento dei diversi componenti elettronici a bordo dell'automezzo, è una delle grandi sfide in materia di trasporto merci per il legislatore. Quest’ultimo deve avere in primis una visione d'insieme e fare l'interesse della collettività.

Questo non significa che la soluzione di massimo interesse sociale sia necessariamente conforme all’interesse di ogni singolo. Ogni mutamento economico, positivo per l’insieme, ha i suoi vincenti e i suoi perdenti: il ruolo del buon legislatore è quello di cercare, preventivamente, la massima condivisione possibile.

Successivamente deve superare la resistenza dei probabili perdenti. Infine, riconoscendo il necessario sacrificio patito da questi ultimi, individuare degli strumenti solidaristici funzionali a limitare, o addirittura indennizzare, tale sacrificio.

Concludiamo affermando che la nostra squadra ha lavorato intensamente negli ultimi mesi, in collaborazione con singoli, professionisti e associazioni, per progredire nella ricerca di una soluzione ­ ovviamente non esaustiva ­ di questo problema, depositando una Proposta di Legge dedicata al settore del trasporto di merci.

«La soluzione migliore si ottiene quando ogni componente del gruppo fa ciò che è meglio per se e per il gruppo» ­ J. F. Nash, economista e premio Nobel"

Trovate QUI la prima lettera scritta da La Legname e dall'On. Catalano, mentre a questo link, troverete la risposta da parte di Viasat.

La redazione di TN-TrasportoNotizie invita ad aprire un dibattito a chiunque desideri lasciare il proprio contributo sul tema. Scriveteci ad Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

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