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Dispositivo unico, questo sconosciuto PDF Stampa E-mail
Tecnologia
2014
11
Agosto

Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta trasmessaci da Gaetano La Legname, autotrasportatore e assistente tecnico dell'On. Ivan Catalano sul tema del dispositivo unico.

Camion5"Viviamo in un’epoca molto interessante, ci è stata data la possibilità di vedere anche le dimissioni di un Papa. Un’epoca nella quale però, il buon senso sembra non riesca ad affermarsi.

Era il 2010 quando partecipavo alle riunioni del Piano Nazionale della Logistica e già si diceva che in ogni autocarro doveva essere presente una black-box che rilevasse tutti i dati necessari allo svolgimento della professione di autotrasportatore.

Sono passati 4 anni e siamo ancora fermi alle premesse (o alle promesse).

Intanto dall’Europa stanno per attivare: il sistema eCall e il cronotachigrafo intelligente, qui in Italia abbiamo già la piattaforma UIRNet ed il SISTRI, poi ci sono anche le compagnie assicurative che vogliono la loro black-box per il controllo dei veicoli e la dinamica dei sinistri, oltre a tutti gli altri player del mercato dei sistemi di localizzazione satellitare.

Tutti questi dispositivi restituiscono la posizione dell’autocarro ovvero il dato GPS. Ma comprenderete anche voi che l’autocarro non può essere una sala server e pertanto a bordo dell’automezzo ci deve essere un solo dispositivo che rileva tale segnale e poi lo spedisce a tutti gli attori che ne fanno richiesta. Così facendo si rispetta anche la privacy dell’utente.

Oltre a questo dato ce ne sono altri molto importanti e sono quelli inerenti al funzionamento dell’automezzo che fanno parte della telemetria, tutti rilevabili dai sistemi del veicolo.

In qualità di collaboratore dell’On. Ivan Catalano, Vicepresidente della IX Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera dei Deputati, abbiamo già avuto modo di analizzare questa incongruenza e comprendere che si crea una distorsione nel libero mercato; infatti i player rendono i dispositivi proprietari e non portabili per fidelizzare il cliente a rimanere legato contrattualmente.

Il sottoscritto ha subìto recentemente dei disservizi dalla società Tom Tom International, in quanto sono anche amministratore di un’azienda di trasporto in Lombardia e subito è emerso che il dispositivo hardware installato sugli autocarri della mia azienda non è portabile per essere utilizzato con altri sistemi. Tom Tom, tra l’altro, ci ha arrecato dei danni ma spesso per non perdere tempo prezioso gli stessi autotrasportatori subiscono il potere contrattuale del fornitore pur di non fermare l’automezzo e portarlo dal meccatronico per la sostituzione della black-box. Ho quindi dovuto rivolgermi ad un altro fornitore di servizi AVL ed installare, di nuovo, un altro dispositivo proprietario. Così non se ne esce! È come se ogni volta che desiderassi passare ad un altro operatore di telefonia mobile dovessi anche cambiare il telefonino.

È necessario un cambio di rotta, un solo dispositivo portabile ad ogni tipo di software e sistema e chi vuole chiede di rilevare il dato GPS.

Sarebbe anche ipotizzabile che il dato GPS di ogni autocarro venisse memorizzato da un ente pubblico a garanzia che tali dati non vengano rivenduti ad insaputa del trasportatore per fare del marketing. Abbiamo tutte le competenze per realizzare un simile progetto.

Ad esempio a Torino ci sono il Fablab e le Officine Arduino, centro d’eccellenza italiano per la realizzazione di dispositivi hardware aperti. A Trento abbiamo l’FBK (Fondazione Bruno Kessler) centro d’eccellenza per l’open data.

Possiamo fare tutto in casa e tutto a bassissimo costo, visto che queste tecnologie sono già note da diverso tempo. Ecco, questo potrebbe essere un punto di partenza per la UIRNet 2.0; magari il Ministro Lupi ne potrebbe tenere conto visto che in questi giorni ha anche ipotizzato che la PLN dovrebbe essere gratuita a seguito delle osservazioni di Confetra ed Anita.

L’On. Catalano si sta già impegnando in tal senso, vediamo chi altri vorrà farsi carico di questa iniziativa. La sfida è lanciata..."

Gaetano La Legname

© TN - TRASPORTONOTIZIE - Riproduzione riservata

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