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Trasporti e sicurezza: un binomio necessario per uno sviluppo sostenibile del nostro Paese PDF Stampa E-mail
Prisco - Qualità trasporti

Siamo lieti di ospitare in questo spazio dedicato allo sviluppo organizzativo delle aziende lo “stato dell’arte” del Codice di Pratica dei sistemi di gestione della sicurezza negli autotrasporti, la Certificazione di qualità che interessa ad oggi le aziende che trasportano le categorie di merci definite “sensibili” (prodotti farmaceutici, merci pericolose, derrate alimentari e rifiuti pericolosi).

Il Codice di Pratica è un sistema di valutazione della reale efficienza aziendale delle imprese di trasporto e di logistica sulla affidabilità nella difesa della sicurezza sul lavoro, della sicurezza della circolazione e della gestione aziendale.

Diamo spazio al Dott. Giulio Traversi in qualità di collaboratore del Ministero dei Trasporti per il rilancio di tale schema di certificazione strategico per il Sistema paese:

"Il Comitato per l’Albo Centrale degli Autotrasportatori per Conto di Terzi ha promosso nel 2006 uno schema tecnico di certificazione che potesse dare maggiori garanzie sulla sicurezza del trasporto delle merci via strada facendo riferimento a quanto disposto dall’art. 11 del D.Lgs. 286/05 che prevede, seppur volontaria, la certificazione di un sistema di gestione per alcune tipologie di merci sensibili.

L’azione promossa dal Comitato per l’Albo degli Autotrasportatori ha risposto ad una esigenza di sicurezza sempre più sentita della Committenza che ha la necessità di potersi affidare a trasportatori qualificati che rispondano ai requisiti di norme tecniche e quindi in grado di garantire l’affidabilità richiesta dalla committenza.

Lo stesso Comitato ha promosso nel 2009 con un bando di gara un progetto di  certificazione di 50 aziende di autotrasporto che ha costituito un test dello stato di “salute “ di diverse tipologie di Aziende di autotrasporto sia come dimensioni sia come settore merceologico : merci pericolose, rifiuti, alimentari, farmaci come peraltro indicato dal D.Lgs. 286/05.

Certiquality che ha vinto la gara e che ha condotto la sperimentazione ha rapportato al Comitato i risultati con commenti che suggerivano anche una rivisitazione dello stesso schema per meglio rispondere alle esigenze che si proponeva il Comitato stesso all’avvio di questa  lodevole attività ministeriale.

Il 31 Luglio 2013 e quindi molto di recente, il Comitato ha deliberato la nuova versione del Codice di Pratica ed ora ci si propone di dare diffusione di questo schema sia alla Committenza sia al grande mondo dell’Autotrasporto.

La chimica in particolar modo, ma anche il grande settore dei rifiuti e dei farmaci guarda con grande attenzione ai modelli di gestione delle imprese che devono rispondere con personale addestrato e consapevole dei rischi che corrono e delle sanzioni severe che possono essere comminate dalle Autorità preposte alla vigilanza.

Un elemento che va tenuto presente nell’analisi del campione che ha risposto alla sollecitazione del Comitato per l’Albo nel 2009,  è dato dal numero dei dipendenti delle aziende di questo settore composto per il 67% da aziende con un numero di dipendenti (autisti compresi) che va da 10 a 50, mentre se comprendiamo anche le aziende con un numero di dipendenti sino a 10, la percentuale arriva al 91%.

Dai risultati ben si comprende la necessità di lavorare molto su questa dimensione di aziende che non hanno normalmente la possibilità di disporre di una struttura adeguata per occuparsi della sicurezza se non per quanto considerato da loro indispensabile.

E proprio per questo è stato raccomandato al Comitato per l’Albo di procedere ad una campagna di sensibilizzazione e di addestramento delle imprese di autotrasporto alle misure che sono indispensabili per una gestione in sicurezza, implementando poi una certificazione che assicuri nel contempo la sorveglianza su queste misure e la correzione delle stesse ove necessario.

Grande importanza viene poi data alla manutenzione, al rapporto con i clienti nelle fasi di carico e scarico, alla documentazione relativa all’analisi ed ai fattori di rischio delle merci trasportate perché si vuole dare una risposta precisa anche alla sicurezza sul lavoro.

Il Ministero si è mosso, le persone incaricate si sono mosse, il nuovo schema tecnico è stato approvato, gli strumenti per agire ci sono ed ora occorre che anche le imprese esprimano la loro volontà di assicurare la maggior sicurezza possibile nella movimentazione delle merci per il bene della circolazione stradale e quindi di noi tutti".

Articolo di Aurelio Prisco e di Giulio Traversi tratto dal TN Luglio-Agosto 2013, n. 4 anno XV

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