L'incontro con il sottosegretario ai trasporto, Rocco Girlanda, del 6 novembre scorso non ha risposto alle domande delle associazioni di categoria che chiedono il fermo dell'autotrasporto a dicembre.

La riduzione dei rimborsi sulle accise del gasolio, la grave crisi del settore e la stagnazione decisionale della politica hanno portato all'esasperazione le migliai di imprese di autotrasporto. I dati della crisi sono allarmanti, nella sola regione della Marche (dati di Confartigianato Trasporti Marche) sono circa duecento le aziende che hanno chiuso i battenti nei primi dieci mesi dell'anno, per un impoverimento di oltre trecento posti di lavoro e centinaia di famiglie in crisi.

I vertici delle associazioni stanno concordando uno sciopero per il mese di dicembre, perchè l'incontro con il sottosegretario Girlanda non ha portato soluzioni concrete ai problemi del settore, l'Albo degli autotrasportatori deve accentrare il potere e le funzioni, monitorando per arginare la competizione sleale di imprese dell'est Europa che impoveriscono il mercato imponendo prezzi più bassi di quelli italiani, garantendo la completa applicazione dei costi minimi e dei tempo di pagamento.

In attesa di un prossimo incontro e di un cambio di rotta del Governo sulle decisioni fondamentali per la sopravvivenza delle imprese del settore, il cacume associazionistico ha scritto a matita sul calendario il fermo di dicembre, sperando di non dover ricalcare a penna quella che sembra essere l'inizio di una lunga battaglia sindacale.

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