TNT Italia annuncia 854 licenziamenti |
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Cronaca
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I 989 milioni di euro di fatturato del 2007 sono un lontano ricordo, TNT Express Italia si avvia alla fase uno di rimodernamento e ristrutturazione, il programma "Deliver" darà il via a un lungo processo che vedrà coinvolte venti strutture e 854 dipendenti.
L'azienda olandese è intenzionata ad accorpare le piccole filiali locali e reinserire il personale nelle attività di maggiori dimensioni, contenendo i costi senza modificare il servizio qualità della rete capillare. Il piano previsto dall'azienda non precisa numeri e licenziamenti ma coinvolge centinai di dipendenti vicini al licenziamento, messi subito in mobilitazione dai sindacati che annunciano proteste e scioperi per la manovra. "Avviare subito ed urgentemente un confronto che intervenga sul piano di ristrutturazione di Tnt sulla base di soluzioni condivise che evitino i licenziamenti, salvaguardando l'occupazione", lo chiedono i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl e UilTrasporti che proclamano lo stato di agitazione per tutti i dipendenti. Nella nota pubblicata dalla TNT si motiva l'intenzione come un processo inevitabile dovuto all'ennesimo decremento di 1,4% del Pil, l'economia italiana sta subendo un forte calo da diversi anni ma secondo l'amministratore delegato di TNT Italia, Tony Jakobsen: "Dobbiamo ripensare la nostra organizzazione in una chiave più agile e snella, con una struttura dei costi competitiva, in grado di tutelare il nostro posizionamento sul mercato nel lungo termine". Il programma prevede un miglioramento delle tecnologie e delle infrastrutture aziendali a supporto dell'impiantistica dello smistamento, ma colpisce i livelli occupazionali complessivi e la filiera dell'indotto, ci si aspetta da una multinazionale un piano di riorganizzazione credibile, con obiettivi comuni di investimento ma soprattutto per i mantenimento dell'occupazione dei nostri lavoratori.
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