Mi chiamo Antonio Soleti e sono il titolare della Solman, piccola impresa di autotrasporto di Albenga, in provincia di Savona. In azienda siamo in tre, mio fratello, io e un altro ragazzo, e ci occupiamo della distribuzione merci presso i super- mercati locali. Operiamo principal- mente da Albenga fino a Ventimiglia, nel ponente ligure. La situazione autostradale disastrosa che sta vivendo la Liguria, fortuna- tamente, non compromette del tutto il nostro lavoro. Nonostante i ritardi dovuti all’alta presenza di cantieri e alle code che si verificano sull’A10, riusciamo a chiudere le consegne in giornata. Tuttavia, il lavoro si complica in caso di incidenti perché, a seconda della gravità, si rischia di rimanere fermi in autostrada per ore. Nonostante i disagi però, a differenza di quanto succede su altre tratte autostradali, come nella zona di Genova, il pedaggio del ponente ligure non ha subito riduzioni o sconti. Viaggiare gratuitamente non risolverebbe i nostri problemi, ma per lo meno sarebbe un inizio non solo per noi autotrasportatori, ma anche per tutti gli utenti. Parlando di Covid-19, invece, per noi del trasporto alimentare la pandemia non ha portato criticità all’impresa. Durante i periodi di chiusura, soprattutto nel primo lockdown, siamo sempre stati impegnati e, in certi momenti, il lavoro è anche aumentato. Inoltre, non essendo a contatto diretto con il personale dei supermercati, abbiamo avuto meno rischi di contrarre il virus durante il lavoro, un grande vantaggio che ci ha permesso di affrontare l’emergenza sanitaria con maggiore serenità. Passando all’ultima grande emergenza dei giorni nostri, quella climatica, devo dire che anche in questo frangente al momento siamo in linea con il piano di riduzione delle emissioni dei mezzi pesanti. Abbiamo cambiato il nostro camion circa due anni fa, scegliendo un diesel Euro VI. Dal punto di vista ecologico è bene adattarsi alle nuove soluzioni tecnologiche proposte dai costruttori. Ammetto che al momento dell’acquisto non avevamo preso in considerazione altre motorizzazioni, come il GNL o l’elettrico, ma due anni fa la situazione era ancora agli albori rispetto ad oggi. Non le escludo però, per un prossimo futuro. Al momento, il problema principale nell’adozione dei veicoli elettrici, auto o camion che siano, è il prezzo del mezzo. Visto il costo dell’elettricità, per una più ampia diffusione è necessario che vengano ridotti i prezzi di acquisto dei veicoli e, allo stesso tempo, si lavori per implementare la rete di ricarica elettrica o di distribuzione dei nuovi carburanti meno inquinanti. © TN Trasportonotizie - Riproduzione riservata |