Svizzera, no alla riduzione del divieto notturno |
Estero |
2017 16 Marzo |
Bocciata la proposta di ridurre di un'ora il divieto notturno per i mezzi pesanti. Come è noto vige in Svizzera il divieto di circolazione notturno per i Tir, dalle ore 22 alle 5. A settembre vi avevamo dato notizia della mozione presentata e approvata al Consiglio nazionale da Fabio Regazzi (PPD/TI). La proposta? Ridurre di un’ora il divieto, permettendo ai mezzi pesanti di circolare già a partire dalle 4. In questo modo, secondo Regazzi, sarebbero diminuiti i conflitti con il traffico pendolare individuale negli agglomerati, con conseguenti influssi positivi sulla circolazione. La rete stradale Svizzera - spiegava il deputato - è cronicamente intasata: le ore di coda hanno superato quota 22.000 nel 2015, ben il 4,6% in più rispetto all’anno precedente. Con conseguenze in termini di incidenti, stress, perdita di tempo e inquinamento atmosferico. È di ieri, tuttavia, il parere contrario del Consiglio degli Stati. Bocciata dunque la proposta di modifica del divieto di circolazione. I motivi? Approvando la riduzione di un’ora si andrebbe a violare i principi che regolano la durata del lavoro e del riposo dei conducenti professionisti. Il relatore commissionale Olivier Francais (PLR/VD) ha inoltre aggiunto che la protezione della popolazione dal rumore causato dal traffico pesante durante la notte non verrebbe più garantita. © TN Trasportonotizie - Riproduzione riservata
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