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Decreto Crescita 2.0: le misure per infrastrutture e trasporti PDF Stampa E-mail
Normativa
2012
08
Ottobre

Il 4 ottobre è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il nuovo decreto che contiene importanti novità per il mondo delle infrastrutture e i trasporti.

Tra le principali vi sono il credito d'imposta per le opere in project financing, lo stop al tacito rinnovo della RC auto, l'archivio nazionale delle strade a cura dell'Istat e gli interventi nel settore dei servizi digitali, per mettere tutti i cittadini in grado di utilizzare la rete.

Sono previste inoltre misure per favorire l’avvio di imprese innovative, l'attrazione di investimenti esteri in Italia, con la creazione di uno sportello unico, e la realizzazione di un documento digitale unico per i cittadini, che riunisca carta d`identità, codice fiscale e tesserino sanitario.

Il decreto vuole essere un ulteriore e significativo passo in avanti dell'Agenda per la crescita sostenibile del governo. "Le norme del secondo decreto Crescita - spiega Palazzo Chigi in una nota - puntano, in modo ambizioso, a fare del nostro Paese un luogo nel quale l'innovazione rappresenti un fattore strutturale di crescita sostenibile e di rafforzamento della competitività delle imprese".

Per quanto riguarda le infrastrutture è stato previsto un credito d'imposta al 50% per opere in project financing di importo superiore a 500 milioni di euro, ovvero per la realizzazione di nuove opere infrastrutturali mediante l'utilizzazione dei contratti di partenariato pubblico-privato per le quali non sono previsti contributi pubblici a fondo perduto ed è accertata la non sostenibilità del piano economico finanziario. A queste sarà riconosciuto un credito di imposta (a valere su Ires e Irap) fino al 50% del costo dell'investimento. I criteri di ammissibilità saranno verificati dal Cipe, il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, il quale ha la funzione di predisporre gli indirizzi della politica economica nazionale.

L’ISTAT effettuerà con cadenza annuale l’Archivio nazionale delle strade e dei numeri civici, utilizzando il conferimento degli indirizzari e degli stradari comunali.

Il rinnovo del contratto di assicurazione Rc auto non potrà durare più di un anno e si è ripristinato a 10 anni il termine di prescrizione delle polizze vita “dormienti”, poichè il limite precedentemente impostato (2 anni) si è rivelato del tutto insufficiente al fine di garantire la possibilità di riscatto della polizza, soprattutto in caso di morte dell’intestatario. è da definire,attraverso un decreto del ministro delle Sviluppo Economico, uno schema di “contratto base” di assicurazione responsabilità civile auto, nel quale prevedere tutte le clausole necessarie ai fini dell’adempimento di assicurazione obbligatoria. Ogni compagnia assicurativa dovrà offrirlo obbligatoriamente al pubblico, anche attraverso internet, e dovrà definirne il costo complessivo individuando separatamente ogni eventuale costo per i vari servizi aggiuntivi.

Sono previste inoltre una serie di misure per rafforzare il contrasto alle frodi, tramite l'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo (Ivass) che "cura la prevenzione delle frodi nel settore dell'assicurazione della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, relativamente alle richieste di risarcimento e di indennizzo e all'attivazione di sistemi di allerta preventiva contro i rischi di frode". Compito dell'Ivass sarà quello di mettere a punto tutta una serie di documentazione per una 'centrale antifrodi'.

Vedi il comunicato

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