Il Garante autorizza la localizzazione del dipendente con lo smartphone |
Tecnologia |
2014 20 Novembre |
Da oggi un'azienda è legittimata a localizzare il proprio dipendente con lo smartphone aziendale anche senza il suo consenso. È quanto stabilito dal Garante per la protezione dei dati personali, interrogato da una società di telefonia nell'ambito di un sistema di Work Force Management che prevede, tra gli altri, l'installazione di un'applicazione che localizza la posizione dello smartphone. Scopo della localizzazione del dispositivo mobile è il miglioramento dei livelli di servizio, una migliore pianificazione del lavoro, supportare il dipendente in situazioni di emergenza ed implementare le misure di sicurezza sul lavoro. Il Garante ha dunque espresso parere favorevole alla localizzazione e al trattamento dei dati del lavoratore, anche senza il suo consenso, a patto che l'azienda segua le procedure previste dall'art 4 dello Statuto dei Lavoratori (Legge 300/1970). Ha tuttavia posto specifiche limitazioni. In particolare, la società dovrà: - adottare specifiche misure volte a garantire che le informazioni siano riferibili esclusivamente ai dati di geolocalizzazione, escludendo ad esempio il traffico telefonico, sms o posta elettronica; - configurare il sistema in modo che sia attiva sul dispositivo un'icona che indichi quando la localizzazione è attiva; - infine, il lavoratore dovrà essere informato sulle finalità e sulle modalità di geolocalizzazione attraverso una dettagliata informativa. © TN Trasportonotizie - Riproduzione riservata
|