Battuta d’arresto per le multe alle targhe straniere |
Normativa |
2014 09 Maggio |
Brusco passo indietro per le multe stradali europee: la Direttiva UE che consentiva di sanzionare i veicoli immatricolati all'estero per infrazioni alla sicurezza stradale, dovrà essere riscritta. La Direttiva comunitaria 2011/82/UE che, favorendo lo scambio di informazioni tra Stati membri dell’Unione Europea sulle violazioni alla sicurezza stradale, agevola l’applicazione delle sanzioni commesse dai veicoli con targa straniera, dovrà essere riscritta a causa di un difetto di impostazione formale. Lo ha deciso la Corte di giustizia europea con sentenza del 6 maggio scorso. E pensare che l’Italia aveva appena recepito (a marzo) la Direttiva in questione, indicando negli Uffici della Motorizzazione Civile i soggetti competenti ad acquisire dagli altri Stati membri dell’UE le informazioni necessarie per poter sanzionare i veicoli con targa estera. In applicazione alla Direttiva comunitaria, in Italia si sarebbero potute sanzionare le targhe straniere per le seguenti violazioni alla sicurezza stradale: - eccesso di velocità; - guida in stato di ebbrezza; - guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti; - mancato arresto al semaforo rosso; - mancato uso della cintura di sicurezza o del casco protettivo; - circolazione su una corsia vietata; - uso indebito di telefono cellulare o altri dispositivi di comunicazione durante la guida. Ora tutto subirà un improvviso rallentamento, in attesa che sia approvato un nuovo provvedimento comunitario per lo scambio transfrontaliero di dati e la parità di trattamento nelle sanzioni tra veicoli nazionali e immatricolati altrove. © TN - TRASPORTONOTIZIE Riproduzione riservata |