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Reti d'impresa: soluzione contro l'esterovestizione? PDF Stampa E-mail
Eventi
2015
13
Novembre

Del grave fenomeno dell'esterovestizione, dannoso per il comparto dell'autotrasporto merci italiano, e delle reti d'impresa come possibile soluzione, si è discusso durante il convegno conclusivo dell'anno formativo di TForma.

TForma convegno2015

Secondo un recente studio UNRAE, in cinque anni di crisi lo Stato italiano ha perso oltre 10 miliardi di introiti dal comparto del trasporto.

Sono stati persi quasi 200 mila posti di lavoro, il 60% delle immatricolazioni di veicoli industriali, il 25% di percorrenze chilometriche con veicoli oltre le 3,5 tonnellate e quasi il 33% di tonnellate trasportate.

Numeri che fanno comprendere come l’azienda Italia abbia perso competitività nei confronti dei concorrenti stranieri.

Perdita di competitività ma non totalmente perdita di capacità produttiva in quanto parte di questi segni “meno” sono causati dall’esodo verso l’estero. Si calcola che, tra il 2008 e il 2013, tale fenomeno abbia provocato una fuoriuscita dall’Italia di oltre 26 mila veicoli e la perdita di circa 2 mila aziende.

Si tratta delle cosiddette “esterovestizioni”, una pratica percorsa da alcune aziende italiane per contrastare gli alti costi di esercizio, la pesante pressione fiscale, le infinite difficoltà burocratiche e nel recuperare i crediti e i continui aggiornamenti normativi.

Con l’esterovestizione “un’azienda indossa la ‘veste’ di un Paese amico dal punto di vista fiscale sfuggendo ad alcune regole di carattere societario, e cercando di beneficiare di un sistema positivo”.

Lo ha spiegato l’economista di trasporti e logistica Paolo Volta, durante l’ormai tradizionale convegno di chiusura dell’anno accademico di TForma (programma formativo dedicato alle aziende di trasporto e logistica, pensato per rendere profittevole la loro attività), che si è svolto a Milano lo scorso 11 novembre a Milano.

Esiste uno strumento in grado di superare le inefficienze del mercato, senza andare incontro ai rischi dell’esterovestizione e creando importanti opportunità di business e di crescita occupazionale. Sono le reti d’impresa a vincere le sfide future, sarà proprio chi saprà mettersi in gioco “in rete”.

Francesco Oriolo, saggista e consulente di marketing e comunicazione, tra i relatori del convegno (moderati dal direttore di Trasportare Oggi in Europa Luca Barassi) ha illustrato infatti il relativamente recente strumento di aggregazione aziendale, ovvero le reti d’impresa, un contratto agile e flessibile che permette di realizzare un’idea imprenditoriale comune senza vincoli di distretto o comunque geografici, mantenendo in capo alle singole imprese retiste la propria autonomia aziendale.

A concludere il convegno, Franco Fenoglio, amministratore delegato Italscania S.p.a., che ha sottolineato come l’aspetto occupazionale sia uno di quelli che affligge maggiormente il settore e quanto siano importanti come strumento competitivo il network e la rete.

(Fonte: Trasportare Oggi in Europa)

© TN Trasportonotizie - Riproduzione riservata 

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