Il futuro dell’autotrasporto passa dal Recovery Plan |
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Istituzioni |
2021 06 Febbraio |
Le proposte del Piano Nazionale di ripresa e resilienza in essere ed in divenire, viste le vicende legate alla costituzione di un nuovo Governo, saranno strategiche anche per il Settore del Trasporto del Paese. Personalmente io avrei comunque dato già da tempo avvio a quelle infrastrutture necessarie e già finanziate che avrebbero consentito di aprire i cantieri e riprendere quelli già avviati. Ogni ritardo pesa sul sistema, si registrano ancora incertezze anche sulla questione di Autostrade per la titubanza nel prendere le necessarie decisioni, si pensi anche all’Alitalia, quindi non c’è più tempo da perdere nella stesura e presentazione di un Recovery Plan degno di nota e di considerazione da parte dell’Europa. Per questo non possiamo permetterci di accumulare ulteriori ritardi in quanto gli altri Stati si sono portati avanti da tempo. Ora vorrei citare in estrema sintesi le linee guida del Piano nei suoi obiettivi generali senza entrare volutamente nei dettagli in quanto potrebbero nel frattempo essere oggetto di modifiche. Si tratterebbe di realizzare un sistema infrastrutturale di mobilità moderno, digitalizzato e sostenibile dal punto di vista ambientale. Introdurre sistemi digitali di monitoraggio da remoto per la sicurezza delle arterie stradali, ponti e viadotti ammalorati. Investire per un sistema portuale competitivo e sostenibile per sviluppare i traffici collegati alle grandi linee di comunicazione europea e valorizzare il ruolo dei Porti del Sud Italia nei trasporti infra-mediterranei e per il turismo. Le risorse impiegate in questa missione saranno l’alta velocità ferroviaria e manutenzione stradale 4.0 nonché l’intermodalità e logistica integrata. Al fine di assicurare il raggiungimento degli obiettivi e la realizzazione degli interventi si appli-cherà il quadro di riforme procedurali di cui al “Decreto Legge Semplificazioni” con possibilità di adozione di specifici strumenti in caso di blocchi. Sono previsti, inoltre, numerosi stanziamenti per migliorare la rete ferroviaria e la viabilità stradale e autostradale. Per correttezza istituzionale non faccio alcuna valutazione nel merito e mi fermo qui, riservandomi eventualmente di ritornare sull’argo-mento quando il Piano Nazionale sarà varato nella sua forma definitiva. Articolo di Pietro Fiocchi tratto dal TN 1/2021 anno XXIII © TN Trasportonotizie - Riproduzione riservata
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