UE, veicoli commerciali più puliti entro il 2020 Stampa
Novità di mercato
2014
15
Gennaio

Ieri il Parlamento europeo a larga maggioranza ha detto sì ad un deciso taglio alle emissioni di CO2 dei veicoli commerciali venduti nell’Unione europea.

veicoli-greenGli europarlamentari in seduta plenaria hanno, infatti, approvato con 552 sì, 110 no e 12 astensioni il progetto di legge - già promosso nel maggio 2013 dalla Commissione Ambiente del Parlamento dell’UE - che stabilisce di ridurre entro il 2020 il limite di emissioni di CO2 per i nuovi veicoli commerciali leggeri immatricolati nell’Unione europea, dagli attuali 203 grammi per chilometro a 147 g/km.

In altre parole, tutti i veicoli commerciali con un peso fino a 2,6 tonnellate senza carico e 3,5 tonnellate a pieno carico dovranno passare dall’attuale livello medio di 203 g/km di CO2 a 147 g/km.

L’obiettivo di 147 g/km, quale media delle emissioni massime autorizzate, sarà applicabile a tutte le aziende che producono più di 1.000 veicoli commerciali l’anno.

Pur potendo continuare a vendere i vecchi modelli, le aziende costruttrici dovranno bilanciare la produzione dei veicoli inquinanti con quella di modelli “puliti”, al fine di presentare una gamma con emissioni medie complessive di 147 g/km entro il 2020. In caso contrario, verranno sanzionate.

Per raggiungere l’ambizioso obiettivo, i costruttori potranno sfruttare il sistema dei “supercrediti” - che assicura un peso maggiore, nel conteggio della media delle emissioni, ai veicoli con meno di 50 g/km di CO2 - ma solo fino al 2018.

“Dopo trattative difficili, abbiamo raggiunto un risultato. Sono contento che non si sia ceduto a nessun tipo di pressione per cambiare l’obiettivo. Considerando che la durata dei veicoli commerciali leggeri è più lunga di quella delle autovetture, è opportuno rispettare l’obiettivo prefissato” di riduzione delle emissioni, ha dichiarato dopo il voto l’eurodeputato liberaldemocratico tedesco Holger Krahmer, relatore del rapporto.

Anche per le automobili si prevedono limiti più bassi di emissioni di CO2, che saranno discussi e votati nella seconda sessione plenaria di febbraio.

Infine, il documento approvato ieri chiede l’introduzione di metodi più affidabili di controllo dell’inquinamento ambientale. Gli eurodeputati hanno concordato con la Commissione Europea l’impegno a rendere operativa la Procedura World Light Duty Test (WLTP) delle Nazioni Unite, in sostituzione all’attuale protocollo di rilevamento delle emissioni di CO2, le cui lacune hanno consentito alle imprese di fornire cifre su consumi ed emissioni pressoché impossibili in normali condizioni di guida quotidiane.

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