Mercato veicoli rimorchiati, i dati UNRAE Stampa
Novità di mercato
2017
20
Settembre

Ecco le stime elaborate dal Centro Studi e Statistiche di UNRAE relativamente al mercato dei veicoli rimorchiati.

Camion1Tiene il mercato dei veicoli rimorchiati. Questo quanto emerge dalle stime elaborate dal Centro Studi e Statistiche di UNRAE (l’Associazione delle Case Automobilistiche estere), sulla base dei dati forniti dal Ministero dei Trasporti.

Nel dettaglio nei primi otto mesi del 2017 c’è stato un incremento nelle immatricolazioni di rimorchi e semirimorchi - massa totale a terra maggiore di 3,5 ton - pari all’11,7% rispetto al medesimo periodo del 2016.

“Dopo l’accelerazione delle vendite in aprile - ha commentato Sandro Mantella, Coordinatore del Gruppo Rimorchi, Semirimorchi e Allestimenti di UNRAE - dovuta alla scadenza degli incentivi agli investimenti nel settore intermodale, il periodo da maggio ad agosto ha registrato un andamento altalenante. Si può prevedere che con l’avvio, il prossimo 18 settembre, della presentazione delle domande per i finanziamenti a valere su fondi messi a disposizione per il 2017 la domanda possa registrare una certa ripresa”.

Nel Decreto ministeriale 10 giugno 2017 vengono stabilite per il comparto tutte le tipologie di veicoli e allestimenti che possono ottenere il contributo. Tale contributo, su espressa indicazione di UNRAE, è stato esteso anche ai dispositivi frigoriferi e caloriferi destinati al mantenimento delle temperature degli allestimenti rispondenti alle normative ATP, a patto che siano conformi alla “Fase IV” nel caso di motori endotermici, oppure alimentati da unità criogeniche o elettriche.

“Le potenzialità di incremento del mercato e la contemporanea riqualificazione del parco circolante - ha affermato Sandro Mantella - sono elevate, anche perché il circolante italiano dei veicoli rimorchiati è particolarmente anziano e, in conseguenza, gran parte dei mezzi non sono dotati dei dispositivi di sicurezza di ultima generazione richiesti dalle normative più recenti”.

“È determinante che il sostegno al mercato diventi strutturale, per poter garantire gli investimenti degli operatori che maggiormente si adoperano per effettuare trasporti di qualità, sostenibili sia dal punto di vista ambientale che della sicurezza della circolazione delle merci trasportate, tanto più in comparti delicati come quello del trasporto di generi alimentari e di farmaci”.

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