Il trasporto delle merci pericolose e di rifiuti Stampa
Mondo TN
2018
17
Ottobre

L’ADR è un insieme di regole riconosciute e sottoscritte internazionalmente aventi lo scopo di applicare e sviluppare sistemi atti alla prevenzione dei rischi nel campo della produzione, carico, trasporto e scarico delle merci pericolose

articolo-scapolanL’ADR sancisce quindi l’obbligo, per tutti gli operatori coinvolti nella spedizione di merci pericolose di adottare misure appropriate di sicurezza al fine di evitare:

  • nocumento all’integrità psico-fisica dell’uomo
  • danneggiamento alle cose
  • inquinamento dell’ambiente

La normativa viene periodicamente aggiornata ogni 2 anni, prevedendo variazioni confacenti alla crescente domanda di sicurezza. 

In sintesi: l’ ADR divide le merci in classi di pericolo, così da poter velocemente riconoscere tramite un codice numerico e pannellatura di facile riconoscimento e interpretazione il loro rischio e di conseguenza  come agire, in caso di emergenza o semplicemente in caso di controlli. 

Vengono così divise: 

  • classe 1: sono inseriti in questa classe tutti quei materiali che per loro principio o loro destino hanno in comune l'esplosività
  • classe 2: in questa classe si inseriscono tutti i materiali che sono trasportati e o stoccati in pressione, in bombole o in cisterna
  • classe 3: sono inseriti tutti i liquidi che in comune hanno infiammabilità
  • classe 4: sono inseriti tutti i solidi che hanno in comune l'infiammabilità
  • classe 4.2: sono inseriti tutte le sostanze solide che in comune hanno la spontanea accessione
  • classe 4.3: sono inserite tutte le sostanze solide che ha contatto con acqua. Formano gas infiammabili
  • classe 5.1: sono inserite tutte le materie comburenti
  • classe 5.2: sono inserite tutte le materie perossidi
  • classe 6.1: sono inserite tutte le materie tossiche o nocive, sia per l'uomo che per l'ambiente
  • classe 6.2: sono inserite tutte le materie infettanti
  • classe 7: sono tutte quelle sostanze liquide o solide radioattive
  • classe 8: sono tutte quelle materie corrosive
  • classe 9: sono tutte quelle materie non comprese in altre classi ma che hanno una pericolosità per l'ambiente, o vengono trasportate con temperature elevate. 

L’ADR preve che vengano apposti dei pannelli numerici di colore arancio sui veicoli adibiti al trasporto di merci pericolose, sia a pieno carico sia vuoti, purchè non bonificati. La sezione superiore identifica la classe di pericolo, mentre quella inferiore identifica il nome chimico o commerciale delle sostanze presenti sul veicolo. 

Sempre sul veicolo devono essere posizionati anche delle placche, ovvero dei pannelli di centimetri 30x30 disposto sul vertice, anche questi di facile identificazione. 

Per la conduzione di questi veicoli è necessario possedere, oltre alla patente di guida della categoria adeguata, l’autorizzazione CFP (Certificato Formazione Professionale) rilasciata dalla motorizzazione a seguito di un corso con relativo esame. Il patentino ottenuto dovrà essere rinnovato ogni 5 ann, tramite la partecipazione a un corso con esame.

Per i veicoli, si distinguono in due categorie: 

  1. per il trasporto in colli non necessita di alcun collaudo o autorizzazione particolare, sempre che non trasporti merce della categoria 1 (esplosivi) o della categoria 7 (radioattivi); 
  2. per la tipologia di trasporto in cisterna o alla rinfusa (cassone ribaltabile) necessitano del documento chiamato ‘barrato rosa’, il quale specifica cosa il veicolo è predisposto a caricare, la capacità di carico e i dispositivi di sicurezza presenti. Questo documento deve essere tenuto con la carta di circolazione, essendo parte integrante di quest’ultima. 

Per quanto concerne l’impresa, questa si deve affidare a un consulente ADR che, ricevuto l’incarico, rilascia una relazione di ingresso nella quale segnala tutte le lavorazioni dell’impresa e le procedure corrette da seguire per evitare che si verifichino incidenti a persone o cose. 

Inoltre, il consulente deve accertarsi che tutto il personale operante con materie pericolose sia formato e preparato su come indossare i dispositivi di sicurezza individuale, anche previsti dal D.Lgs 81/08,  il Testo unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. 

Sempre il consulente, entro febbraio dell’anno successivo, deve redigere la relazione annuale, ovvero un’analisi di la procedura di lavoro che comprenda gli aggiornamenti che l’impresa intende intraprendere, nonché eventuali incidenti occorsi a persone e cose. 

L’impresa ha l’obbligo di tenere copia della relazione annuale per i successivi 5 anni.   

Inoltre, le aziende che trasportano rifiuti pericolisi devono ottenere anche l’iscrizione all’Albo Gestori Ambientali, per la tipologia 5 (rifiuti pericolosi). 

Per ottenere questa iscrizione, occorre presentare una documentazione dimostrando la capacità tecnica tramite un esame, o per esperienza maturata nel settore, e l’iscrizione all’albo trasportatori per cose in conto terzi o proprio. Pertanto, si deve sottoscrivere una fidejussione a favore del Ministero dell’ambiente; in seguito deve essere fatta anche una perizia al veicolo ed eventuali loro rimorchi nella quale si precisa la loro tipologia, le masse di carico ed eventuali attrezzature per poter caricare trasportare e scaricare le merci. 

Infine, deve essere fatta anche un’iscrizione al sistema Sistri, un sistema telematico per la tracciabilità dei rifiuti. 

La documentazione del viaggio in questo caso deve avvenire tramite un formulario di identificazione del rifiuto nel quale, oltre a fornire i dati del produttore o detentore del destinatario del rifiuto, deve anche fornire le denominazioni, caratteristiche e il numero CER, ovvero in una codifica prevista della legge 152 del 2006. 

Articolo di Cresco Scapolan tratto dal TN 5/2018 anno XX

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