Collegamenti terra e isole: dalle difficoltà l'input per ripartire Stampa
Mondo TN
2020
01
Maggio

Il problema della scarsa connettività delle nostre isole, Sicilia e Sardegna, che rappresento in seno al Parlamento Europeo, fondamentale nella gestione economica del territorio, rischia certamente di acuirsi a causa della crisi sanitaria e socio economica determinata dalla diffusione nel nostro Paese del COVID-19.

Logistica

Il settore dei trasporti passeggeri e cargo, già da tempo in crisi, prevede, purtroppo, un’ulteriore depressione nei prossimi mesi, con evidente inflazione dei servizi in quei territori in cui è più difficile trovare condizioni logisticamente e strutturalmente accettabili per garantire i servizi di trasporto con costi sostenibili.

Penso, ad esempio, ai recenti casi Tirrenia e Air Italy per la Sardegna e al rischio di isolamento che potrebbe derivare dalla crisi dei vettori privati marittimi e aerei. Ancora, più in generale, al tema della continuità territoriale e alle difficoltà riscontrate nel riconoscimento da parte della CE delle disposizioni in materia di obblighi di servizio pubblico, con conseguenti difficoltà per gli aeroporti minori nelle isole (es. Trapani, Comiso, Olbia, Alghero).

Riflessioni tecnicamente orientate al settore di cui scriviamo, ma dalle quali emerge una critica anche al modello economico finora impostato dall’Unione europea, che è market-oriented, ove si bada quasi esclusivamente alla sola concorrenza nel mercato, mettendo sovente in secondo piano le esigenze dei cittadini e, nel nostro caso, l’interesse dirimente della connettività rispetto alle logiche di mercato.

Credo che proprio dalle difficoltà, dalle attuali contingenze, occorra trovare l’input per ripartire. È giunto il momento in cui la politica e le Istituzioni devono pensare ad una visione per il futuro, ad una nuova direzione da indicare, in linea con le necessità provenienti dal territorio e dalla gente, anche rivedendo le norme su continuità territoriale e insularità, seguendo un nuovo paradigma. Perché non possiamo più permetterci di sbagliare e perché i prossimi mesi, anni, dovranno essere volano per la ripresa economica del nostro Paese.

Ritengo indispensabile che l’UE e il governo nazionale, adottino misure a sostegno degli operatori e dei consumatori, al fine di garantire che i trasporti vadano avanti e siano di supporto all’impianto produttivo regionale e nazionale, considerato il ruolo strategico da essi giocato nella vita delle persone, e nell’economia del nostro Paese.

Misure da attivare a breve termine, per compensare i danni subiti, ma che dovranno servire anche da impalcatura per gli interventi da adottare in futuro.

Portualità, cargo, logistica, sono esempi di categorie che dovranno fronteggiare un calo della domanda e degli introiti, e per le quali sarà opportuno individuare interventi per garantire la liquidità e il credito necessari, salvaguardando al contempo i posti di lavoro. Per non parlare del comparto dell’autotrasporto, che rischia un calo medio dei fatturati oltre il 60% con punte del 90%. Tutti settori che hanno contribuito a portare avanti attività indispensabili nella lotta che il Paese sta conducendo contro la diffusione del virus, garantendo, ad esempio, l’arrivo a destinazione dei beni di prima necessità, nonché dei necessari dispositivi medici.

Senza, inoltre, dimenticare le problematiche del settore aereo, per il quale siamo già intervenuti con alcuni provvedimenti a Bruxelles, ma che necessita di ulteriori misure, anche a sostegno degli aeroporti minori, tra le quali schemi semplificati di aiuti e meccanismi di incentivazione delle rotte, volte a compensare il crollo del traffico e garantire il sostentamento economico delle infrastrutture, che ricoprono un ruolo chiave per lo sviluppo del turismo e per la crescita delle attività dell’indotto.

L’obiettivo posto è sicuramente ambizioso, e il lavoro da fare tanto, ma sono convinta che con la collaborazione del Sistema Paese, potremo farci portavoce delle esigenze dei nostri cittadini, riuscendo anche a tutelare la competitività delle nostre aziende.

Articolo di Annalisa Tardino tratto dal TN 2/2020 anno XXII

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