Porto di Trieste e Smart Road Stampa
Tecnologia
2019
07
Ottobre

Il Porto di Trieste punta sulla tecnologia e l’intermodalità per migliorare i servizi offerti.

porto-trieste-webIl progetto di Smart Road chiamato “Corridoio Meduri” prevede l’installazione di sistemi intelligenti di trasporto lungo il raccordo autostradale RA14 e RA13 e la strada statale 202 Triestina che consentiranno di verificare i tempi di percorrenza tra l’interporto di Fernetti e il porto di Trieste dei mezzi pesanti sulla base delle reali condizioni di traffico e meteo. 

Il sistema sarà composto di telecamere per la lettura di targhe e sensori per la pesatura dinamica dei veicoli che consentirà di stabilire quali veicoli possono aver effettuato soste o deviazioni per eventuale carico/scarico non autorizzato di merci, attraverso il calcolo del tempo medio necessario a percorrere il tragitto.

Il sistema sarà, inoltre, dotato di telecamere a circuito chiuso e software capaci di segnalare eventuali code sul tratto monitorato, permettendo, di conseguenza, di regolare il flusso in ingresso al porto che attualmente si aggira intorno ai 700 veicoli al giorno.

Il progetto, promosso in collaborazione con Anas, prevede l’installazione di 24 telecamere per il rilevamento delle targhe e il riconoscimento dei veicoli, 33 telecamere di contesto e oltre 27 chilometri di fibra ottica.

La Smart road permetterà anche di autorizzare gli autotrasportatori all’imbarco facilitato dei tir, permettendogli di risparmiare tempo sui controlli doganali e le attività portuali per l’imbarco.

“Questo progetto è parte integrante della fase di espansione dei sistemi tecnologici portuali, per la prima volta in un’ottica di sistema portuale e non più di porto marittimo” afferma Zeno D’Agostino, presidente dell’Autorithy.

“Al Sinfomar, il Port Community System del porto di Trieste, viene finalmente connessa un’infrastruttura ottica in grado di riscontrare e ricavare la posizione dei mezzi in transito consentendo così la velocizzazione dell’ingresso dei mezzi ai varchi”.

“La strada deve essere sempre più attrezzata tecnologicamente”, ha dichiarato l’AD Anas Massimo Simonini.

“Anas lavora da anni al progetto smart road e smart mobility, utile non solo ad affrontare le sfide della mobilità del prossimo futuro ma, come nel caso dell’accordo con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, anche a rispondere ad esigenze di controllo rapido ed efficiente del traffico e delle merci e di tempi di viaggio più veloci”.

Il progetto esecutivo prevede un investimento complessivo di circa 2,7 milioni di euro e sarà realizzato tramite accordo quadro con un tempo previsto di circa 10 mesi.

Nel frattempo, il porto di Trieste continua a investire sulla sostenibilità grazie al trasporto su ferro. Nel primo semestre del 2019 la movimentazione di merci su treni è aumentata del 7,37% e dei container del 13,33% rispetto allo stesso periodo del 2018.

© TN Trasportonotizie - Riproduzione riservata

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