Francia, al via salario minimo anche per trasportatori stranieri Stampa
Estero
2015
20
Luglio

Approvata in Francia la legge che, per contrastare la piaga del dumping sociale, introduce il salario minimo, obbligatorio anche per i trasportatori stranieri.

Camion2

L’Assemblea nazionale francese ha approvato la legge Macron “per la crescita e la parità delle opportunità economiche”, che contiene nuove norme volte a combattere il fenomeno della concorrenza sleale nell’autotrasporto.

Tra gli emendamenti governativi discussi e approvati in sede parlamentare, figura anche quello che stabilisce:

- l’applicazione delle regole del distacco dei lavoratori durante le operazioni di cabotaggio nel trasporto stradale e fluviale;

- l’applicazione del salario minimo in vigore in Francia, agli autisti stranieri impegnati in operazioni di cabotaggio durante un trasporto internazionale.

Anche gli autisti di aziende non francesi, quando effettuano trasporto merci in territorio francese dovranno essere pagati dai propri datori almeno 9,61 euro lordi all’ora, la cifra prevista come salario minimo.

Il provvedimento giunge un anno dopo l’approvazione di un’altra legge francese che, sempre con la finalità di contrastare i fenomeni di dumping e concorrenza estera sleale, vieta il riposo settimanale degli autisti a bordo camion. Una legge contro cui un’associazione di categoria italiana, Assotrasporti, si è strenuamente battuta in Europa, prima fra tutte: sì alla lotta contro la concorrenza sleale, ma l’azione di contrasto deve essere uniforme in tutta Europa, e non discriminare i trasportatori in base alla nazionalità.

Ricordiamo anche che in tema di salario minimo nell’autotrasporto, alcuni mesi fa la Commissione europea ha avviato una procedura d’infrazione contro il governo tedesco.

Pur sostenendo pienamente l’introduzione di un salario minimo in Germania nel settore dei trasporti, valido anche per i trasportatori stranieri, la Commissione ritiene che l’applicazione della legge tedesca (che fissa il salario minimo a 8,50 euro all’ora, allo scopo di combattere il dumping sociale) ad oggi limita la libera prestazione dei servizi e la libera circolazione delle merci in Europa.

Anche in questo caso, in Italia era stata proprio Assotrasporti, lo scorso aprile, a chiedere alla Commissione europea di intervenire nei confronti di questa legge discriminante per il trasportatore italiano.

La Commissione europea bacchetterà anche la Francia?

© TN Trasportonotizie - Riproduzione riservata

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