Incidenti mortali, strade europee ancora poco sicure Stampa
Cronaca
2015
25
Marzo

I dati sulle vittime della strada in Europa nel 2014 sono deludenti, anche se l’Italia fa meglio della media UE. Occorre intensificare gli sforzi per abbattere la mortalità per incidenti stradali.

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Sulla base dei dati pubblicati ieri dalla Commissione europea, il numero di decessi sulle strade europee nel 2014 è diminuito soltanto dell'1% circa rispetto al 2013, mentre nel 2012 e 2013 la riduzione era stata dell'8%.

Nei 28 Stati membri dell'UE vi è stato un totale di 25.700 morti su strada nel 2014: anche se si tratta di 5.700 casi in meno rispetto al 2010, si è ben lungi dall'obiettivo prefissato, ossia ridurre del 50% il numero dei morti sulle strade europee tra il 2010 e il 2020.

Violeta Bulc, Commissaria dell'UE per i Trasporti, ha dichiarato: "È triste e duro dover ammettere che ogni giorno muoiono sulle nostre strade in media 70 cittadini europei e molti altri sono gravemente feriti. I dati pubblicati dovrebbero far suonare un campanello di allarme. Dietro questi dati e statistiche ci sono persone a lutto, mogli e mariti, madri e padri, figli, fratelli e sorelle, colleghi e amici, e ciò contribuisce a ricordarci che la sicurezza stradale richiede attenzione costante e ulteriore impegno". 

"Nei prossimi anni - ha concluso la Commissaria Bulc - dobbiamo intensificare gli sforzi per raggiungere l'obiettivo prefissato dell'UE di ridurre del 50% il numero dei decessi per incidenti stradali entro il 2020. Dobbiamo cooperare per far sì che un maggior numero di persone possa giungere sano e salvo a casa al temine di un tragitto su strada. È una delle mie priorità e dovrebbe essere una priorità di tutti i governi in tutti gli Stati membri".

Le statistiche del 2014 relative ai singoli paesi indicano che il numero delle vittime di incidenti stradali varia sensibilmente all'interno dell'UE.

Il tasso di mortalità medio dell'UE per il 2014 è di 51 morti sulle strade per milione di abitanti. A Malta, nei Paesi Bassi, in Svezia e nel Regno Unito si continuano a constatare i tassi più bassi di mortalità su strada, con meno di 30 decessi per milione di abitanti. In quattro paesi si riscontrano tuttora tassi di mortalità al di sopra di 90 morti per milione di abitanti: Bulgaria, Lettonia, Lituania e Romania.

In Italia nel 2014 si contano 52 vittime della strada per milione di abitanti, in lieve diminuzione (-6%) rispetto al 2013, quando si registrarono 57 decessi per milione di abitanti.

I dati pubblicati dalla Commissione europea mostrano che fra il 2010 e il 2014 il numero totale vittime della strada nell’UE si è ridotto del 18,2%. In alcuni paesi europei - soprattutto Grecia, Portogallo e Spagna - negli ultimi cinque anni si è segnalato un miglioramento della sicurezza stradale superiore alla media.

Anche in altri paesi, tra cui l’Italia, si riscontra una riduzione delle vittime della strada superiore alla media dell'UE per il periodo 2010-2014 (-23%).

Quali sono gli obiettivi e le prossime azioni della Commissione europea?

Occorre ora impegnarsi maggiormente per raggiungere l'obiettivo strategico dell'UE di ridurre del 50% il numero delle vittime di incidenti stradali dal 2010 al 2020.

Nel quotidiano, la maggior parte degli interventi in materia di sicurezza stradale viene effettuata a livello locale o nazionale, per esempio promuovendo l'applicazione del codice della strada, campagne educative e lo sviluppo e la manutenzione delle infrastrutture.

L'UE dà il suo contributo formulando la normativa ed emanando raccomandazioni su questioni di interesse comune, ad esempio in materia di requisiti minimi per i controlli tecnici degli autoveicoli e di armonizzazione delle norme tecniche.

Ecco le prossime iniziative della Commissione europea:

  • portare a termine una relazione intermedia sulla politica dell'UE in materia di sicurezza stradale che faccia il punto della situazione e definisca un programma per i prossimi cinque anni; la relazione dovrebbe essere pubblicata nel maggio 2015;
  • proseguire il lavoro sui nuovi studi sulle lesioni gravi causate da incidenti stradali: nell'autunno del 2015 sarà avviato uno studio per valutare eventuali interventi volti a ridurre tali lesioni;
  • riesaminare le norme in materia di formazione e qualificazione dei conducenti professionali: entro la fine del 2016 la Commissione dovrebbe adottare una proposta;
  • rivedere il quadro comune dell'UE per la gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali: entro la fine del 2016 la Commissione dovrebbe adottare una proposta.

(Fonte: Commissione europea)

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