VDA, aperta la variante alla SS26 “del Piccolo San Bernardo” al confine |
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Nell’ambito del progetto “Alpis Graia. Archeologia senza frontiere al colle del Piccolo San Bernardo”, che ha coinvolto la Regione autonoma Valle d’Aosta e la Francia, l’ANAS comunica che è stata aperta al transito la variante alla strada statale 26 “del Piccolo San Bernardo”, nel tratto compreso tra la ‘mansio romana’ e il Cromlech di epoca preistorica, tra il km 156,123 e il km 156,360, al confine francese. “L'intervento realizzato in accordo con gli Enti e le Amministrazioni competenti del versante francese – ha affermato l’Amministratore unico dell’Anas Pietro Ciucci -, ha previsto lo spostamento dell’ultimo tratto della strada statale 26 “del Piccolo San Bernardo”, al fine di salvaguardare e valorizzare i preziosi siti archeologici presenti sul Colle”. In particolare, sul lato italiano è stato realizzato un breve tratto, in variante all’attuale tracciato, di circa 285 metri, che consente di isolare i resti archeologici fino ad oggi interrotti nel loro sviluppo originale dal passaggio della strada statale. “In tal modo – ha proseguito Pietro Ciucci -, sia il complesso megalitico del Cromlech, che i resti di età romana della “Mansio Orientale”, saranno pienamente fruibili da tutti i visitatori in un parco archeologico, in grado di dare il dovuto risalto alla storia del valico del Piccolo San Bernardo, "comodo" passaggio tra le montagne e i ghiacciai, storia di transiti, per necessità, per scambio e per commercio, per pellegrinaggio, per scopi militari, guerre comprese”. Il costo complessivo dell’opera realizzata dall’Anas e finanziata dalla Regione autonoma Valle d’Aosta ammonta a oltre 600 mila euro. (Fonte: ANAS) © TN - TRASPORTONOTIZIE Riproduzione riservata
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