Presidenza UE italiana, il programma sui trasporti Stampa
Istituzioni
2014
30
Gennaio

Sono state presentate le linee guida che adotterà l'Italia nel suo semestre alla presidenza del Consiglio Europeo.

 

UELa Presidenza del Consiglio dell'Unione Europea viene assunta a rotazione ogni sei mesi da uno Stato membro, che durante il suo turno promuove le decisioni legislative e politiche, negoziando con gli altri Stati.

A luglio 2014 toccherà all'Italia. Per questo motivo, il ministro per gli Affari europei, Enzo Moavero Milanesi, ha preparato e pubblicato un programma di 161 pagine dal titolo "La partecipazione dell'Italia all'Unione Europea – Relazione Programmatica 2014". Nel capitolo II, riguardante le priorità delle politiche nazionali ed europee, troviamo il paragrafo dedicato al settore dei trasporti. Nel testo si legge che l'Italia "intende valorizzare il progresso nello sviluppo sostenibile, efficiente e sicuro del sistema dei trasporti e delle infrastrutture al fine di migliorare il funzionamento del mercato europeo e la costruzione di collegamenti e reti transeuropee".

Per incentivare il mercato unico europeo ed eliminare gli ostacoli amministrativi alla libera circolazione delle merci, l'Italia cercherà di velocizzare la semplificazione del trasferimento all'interno del mercato unico dei veicoli a motore immatricolati in un altro Stato membro. Inoltre, dovrebbe essere adottata a breve la proposta di revisione della direttiva sull'omologazione dei veicoli a motore e dei loro rimorchi.

Il punto successivo riguarda la promozione dei principi 'chi usa paga' e 'chi inquina paga' anche nell'uso delle infrastrutture stradali. La direttiva su cui lavorare è la tariffazione equa ed efficiente per il trasporto sostenibile, nell'ambito del cosiddetto 'pacchetto del mercato interno stradale' che intende adottare l'uso di sistemi di pedaggio stradale basati sulla distanza, evolvendo gli attuali sistemi di tariffazione.

In tema di sicurezza stradale, nel semestre italiano sarà discussa la proposta di regolamento per lo sviluppo del sistema eCall di bordo: la direttiva 2007/46 prevede che gli Stati mettano in piedi entro il 1 ottobre 2015 l'infrastruttura necessaria per ricevere e gestire in modo adeguato tutte le chiamate di emergenza automatiche provenienti da questi apparecchi montati sui veicoli.

Invece, per quanto riguarda lo specifico settore dell'autotrasporto, si segnala la predisposizione di norme più rigide per il controllo della permanenza dei requisiti per l'accesso alla professione di autotrasportatore, di quelle di carattere sanzionatorio per le violazioni dei citati regolamenti e di quelle atte a garantire la collaborazione e lo scambio di informazioni tra gli Stati membri. Infine, saranno avviate le attività tecnico-amministrative per realizzare il Registro elettronico nazionale delle imprese di autotrasporto, come predisposto dalla normativa europea, con l'obiettivo di assicurare l'interconnessione di tutti i registri nazionali nel Registro europeo delle imprese di trasporto.

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