Al via la consultazione sul Libro Bianco sulla Mobilità e i Trasporti Stampa
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L’argomento in questione è il Libro Bianco sulla mobilità e i Trasporti in Italia discusso proprio in questi giorni presso la sala bibliotecaria "Carlo Floris" dell'Eurispes a Roma.


portodinapoliLe difficoltà del settore trasporti, inerenti alle infrastrutture e i carenti snodi interscambiali, sono stati al centro del dibattito tenuto nella tarda mattinata di Mercoledì 12 Giugno.
Altro importante argomento è l'integrazione dei programmi di informazione in una piattaforma integrata, permettendo una gestione ottimale della pianificazione infrastrutturale, al momento incompleta, per gestire in maniera univoca le scelte di trasporto, migliorando le performance di management delle alternative.
Presenti alla riunione i rappresentanti di: Finmeccanica, Fermobilità, Ferrovie dello Stato, Poste Italiane, TTs Italiai rappresentati delle aziende, degli enti e delle associazioni di imprese e società della mobilità e dei servizi.
Il trasporto in Italia è uno dei motori principali dell'economia nazionale, come ha sottolineato il Presidente dell'Eurispes, Gian Maria Fara, fornendo risposte a chi chiedeva quali fossero le priorità del Governo.
Il confronto con le città europea è disarmante, non esiste una rete metropolitana che sia sufficientemente regolata come i nostri cugini d'oltralpe, forse anche per l'abitudine, tutta italiana, di muoversi sulle proprie autovetture.
Il problema della crisi è il contesto principale di ogni dibattito politici-istituzionale degli ultimi tre anni, ma le risposte per una ripresa economica possono arrivare solo nel momento in cui i vertici nazionali decidono si investire sulla mobilità e il trasporto per rilanciare l'economia.
Secondo l'ammiraglio Giuseppe De Giorgi, Capo dello Stato Maggiore della Marina, i nuovi investimenti nel settore cantieristico sono volani per il rilancio dell'economia portuale delle grandi industrie italiane e dell'occupazione, garantendo al contempo una protezione sempre maggiore alle merci approdate in terra italiana.
L'intervento dell'ammiraglio è un'asserziona stravagante in un momento di rivoluzione economica. Porti come quelli di Genova e Napoli hanno bisogno di una revisione in chiave turistica e non solo industriale, i dati sugli scali sono chiaramente un indice di cambiamento, entrambi hanno visto incrementare il flusso turistico di un milione di persone (Napoli) e di migliaia di passaggeri crocieristici (Genova), mentre i dati sulle merci interscambiate sono sotto il trend del 2004 anche se con percentuali positive dal 2005 al 2006.

 

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