Lupi espone il suo programma al Ministero dei Trasporti Stampa
Istituzioni
2013
22
Maggio

Ieri il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Maurizio Lupi ha  tenuto una relazione alla Commissione Ambiente in cui ha presentato le linee programmatiche del suo dicastero.

Riportiamo di seguito il testo integrale dell'intervento.

PREMESSE

Le infrastrutture sono strategiche per lo sviluppo e la ripartenza dell’Italia, cioè per raggiungere l’obiettivo di questo Governo. Il momento di crisi che stiamo vivendo, lungo ormai 5 anni, non deve far cambiare il nostro giudizio su questo punto: le infrastrutture sono un’opportunità da cogliere per rimetterci al passo, recuperare il gap che il Paese ha accumulato, per essere pronti quando scatterà la ripresa.

Ci sono alcune premesse che guidano il nostro lavoro:

  1. Del valore che le infrastrutture hanno per il sistema paese nel suo insieme: questo valore risiede nella loro funzionalità a strategie di crescita e di coesione sociale
  2. Della sfida della crisi, interpretata come opportunità per un miglioramento della qualità delle nostre politiche pubbliche
  3. Del nuovo rapporto tra risorse pubbliche e private e dalle nuove esigenze di apertura e liberalizzazione dei mercati
  4. Del rapporto con l’Europa: nessuna politica, tanto meno quella infrastrutturale e trasportistica, può muoversi più in un ambito nazionale
  5. Non solo delle grandi opere ma anche (e forse soprattutto) opere a livello locale
  6. Della domanda fondamentale: chi sono coloro ai quali le nostre politiche si rivolgono? Chi ne trarrà vantaggio? Certo, le imprese, l’economia, ma questo non ci basta. Dovrà trarne vantaggio anche l’ambiente e la coesione sociale

Io credo fermamente che riqualificazione del territorio e tutela dell’ambiente possano andare di pari passo e creare sviluppo.

IL METODO
Non esiste nessun percorso senza ascolto, dialogo, confronto e poi una decisione presa in modo responsabile.

E anche all’interno del Governo sta funzionando un metodo collegiale e di collaborazione tra i ministri anche perchè non esistono politiche pubbliche confinabili all’interno di una prospettiva settoriale. E’ un fatto di realismo.

EMERGENZA LAVORO

La prima emergenza è il rilancio della occupazione con particolare attenzione allaoccupazione giovanile. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti può dare un immediato impulso alla creazione di posti di lavoro. L’azione che intendo portare avanti e che appena insediato ho già attivato è legata:

  • All’immediata cantierizzazione e alla velocizzazione dello stato di avanzamento dei lavori, di tutti gli interventi infrastrutturali approvati dal CIPE e, in molti casi, supportati anche da capitali privati
  • Alla revoca contrattuale degli interventi non avviati o in ritardo di avanzamento. Si creerà un apposito Fondo Revoche da utilizzare per altri interventi. In questo modo saranno utilizzate al meglio le risorse economiche

Per esempio: analizzando attentamente 9 interventi di reti infrastrutturali ferroviarie è emerso che ci sono circa 10 miliardi di euro di opere già coperte finanziariamente, alcune già cantierate, altre in fase progettuale avanzata. Vanno subito fatti avanzare i lavori.

PRIVATO-PUBBLICO
Parallelamente è fondamentale la leva della defiscalizzazione per coinvolgere i privati. E sono già esistenti buone leggi che sarebbe grave non utilizzare: articolo 18 della Legge 183/2011 per le opere cosiddette “bancabili” e l’articolo 33 della legge 221/2012 per le opere cosiddette “non bancabili” ci consentono di sbloccare o di avviare opere per circa 21 miliardi di euro.

Alcune emergenze da affrontare sono state affrontate nel corso della relazione ma in particolare:

  1. La manutenzione straordinaria stradale e ferroviaria
  2. La continuità degli interventi strategici legati ad Expo 2015 e al Mo.Se per salvaguardare la laguna veneta
  3. La prima fase del Piano Sud in collaborazione con il ministero ella Coesione Sociale
  4. Il piano di edilizia scolastica con il ministero dell’Istruzione: urge una riqualificazione che ha ricaduta sociale e anche locale dando respiro alle imprese locali che realizzano i lavori
  5. Il piano carceri con il ministero della Giustizia per attivare i 750 milioni di euro e mettere mano alle carceri che non sono degne del nostro Paese

LE SCELTE STRATEGICHE

  1. La manutenzione straordinaria del territorio e dei nodi urbani, le nostre città
  2. La manutenzione straordinaria della rete stradale e ferroviaria ma anche dei nodi logistici (porti e aeroporti)
  3. La ricostruzione della città dell’Aquila: dal mio dicastero dipende la ricostruzione degli edifici pubblici come il Comune, le pizze, le chiese, i musei etc. che sono la chiave per la ricostruzione del tessuto sociale della città

Ma una politica di sviluppo pensa anche alla riqualificazione delle città con Piano Casa, Housing Sociale e Piano Città. La sfida di far convivere sviluppo e tutela dell’ambiente per esempio limitando il consumo del suolo. Dunque:

  • Abolire la tassazione sull’abitazione principale (IMU) perchè è il luogo dove vive la famiglia ed è un bene primario inviolabile
  • Incentivi per gli interventi di ristrutturazione edilizia (50%), miglioramento energetico degli edifici (55%) ma anche per l’adeguamento antisismico
  • Sostituzione edilizia per demolizione e ricostruzione in modo da non consumare suolo
  • Nuovi strumenti finanziari (bond) per l’acesso di imprese e famiglie a mutui immobiliari

NORME

A livello normativo agiremo soprattutto su:

  • “Golden Rule europea“: è una battaglia politica e culturale da portare in Europa e da applicare su scala nazionale in modo da poter avviare numerosi interventi, volano per l’occupazione e l’economina. Gli interventi infrastrutturali per le grandi opere che fanno parte dei corridoi europei non devono rientrare nei vincoli di Maastricht (sono l’85%).
  • “Golden Rule nazionale“: l’articolo 118 della Costituzione consente l’uscita dal patto di stabilità ai comuni virtuosi che abbiano le risorse per realizzare le opere necessarie. Un altro volano importante.
  • Semplificazione e sburocratizzazione per snellire le procedure e ridurre le lungaggini.

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