Sicilia: investimenti in trasporto merci e logistica Stampa
Istituzioni
2021
21
Giugno

Investimenti in infrastrutture stradali e ferroviarie interne, ponte sullo Stretto, competitività dei porti, sviluppo delle ZES e definizione del Bonus Mare.

On. Paolo Ficara

Interventi possibili, come confermato anche dall’Unione europea, e indispensabili per rinvigorire il trasporto merci e la logistica in Sicilia, guardando anche all’intero Paese.

Perché rafforzare il ruolo dell’Isola nel Mediterraneo, centrale per sua natura geografica e storica, può essere un trampolino di lancio per l’intero sistema trasporti italiano.

Per fare ciò, ed essere protagonisti nella corsa alla ripresa economica post-pandemia, puntando a interventi strutturali, occorre uno sforzo da parte di tutti. È da poco stato raggiunto un accordo tra Consiglio e Parlamento Ue sul programma Meccanismo per collegare l’Europa 2.0 per il periodo 2021-2027, nei settori trasporti, energia e digitale: 33,71 miliardi di euro, che serviranno anche a finanziare il potenziamento delle tratte ferroviarie e la connettività locale sul territorio, incluse le aree meno accessibili.

Come, appunto, la Sicilia, dove è urgente intervenire per velocizzare le vie di collegamento già esistenti e per realizzarne di nuove.

Tuttavia, per permettere il salto in avanti del sistema traporto merci della Sicilia, occorre anche una visione di insieme che tenga uniti strade, ferrovie e porti. Bisogna lavorare su una specializzazione settoriale degli scali marittimi, garantendo che siano a sistema tra di loro e che facciano riferimento a specifiche filiere di distribuzione, con una equa ripartizione tra porti transhipment e gateway.

Va da sé che in questa stessa visione bisogna prevedere lo sviluppo delle Zone economiche speciali, puntando a una riforma che semplifichi le procedure, alla dotazione infrastrutturale delle aree funzionali, alla garanzia di connessioni tra porto/retro-porto/infrastrutture ferroviarie, oltre che migliorando l’attrattività dei porti stessi. Potrebbero essere coinvolte realtà come Palermo e Augusta, ma anche Termini Imerese, Licata, Gela e Trapani.

Ci sono poi le reti transeuropee dei trasporti (TEN-T). La Commissaria Ue ai trasporti, Adina Valean, rispondendo a una interrogazione da me promossa, e sostenuta dalla delegazione Lega, ha messo nero su bianco che il ponte sullo Stretto di Messina rientra tra le opere finanziabili con fondi Ue, affermando che il collegamento tra la Sicilia e l’Italia continentale fa già parte del corridoio "Scandinavia-Mediterraneo". Ci sono quindi le risorse, ci sono i progetti, serve adesso un piano completo.

Se abbinato allo sviluppo della viabilità e della rete ferroviaria interne, il ponte è, infatti, un’opera incredibilmente vantaggiosa per il trasporto merci da e per la Sicilia e i suoi porti, e che permetterebbe ai container (su gomma e su rotaia) di attraversare questo braccio di mare in pochi minuti. Senza contare gli importanti risvolti sul piano occupazionale, a sostegno delle imprese e sul comparto del turismo, considerato l’appeal che sarebbe generato dall’opera.

E per garantire condizioni competitive sia al settore marittimo che agli operatori stradali (come alternativa alla rotaia su lunga distanza), dall’anno scorso, d’accordo con le associazioni di categoria dell’autotrasporto e l’Assessorato regionale, abbiamo avviato un’interlocuzione Sicilia-Commissione europea per il Bonus per le Autostrade del mare. Il progetto prevede il ritorno del contributo direttamente agli autotrasportatori che optano per il trasporto combinato strada–mare, così da diventare un aiuto concreto alla categoria, sia per le ore di guida sia per l’abbattimento dei costi, oltre che all’ambiente.

Si tratta certamente di un piano ambizioso, ma non più procrastinabile. I temi della continuità territoriale, dello stato di insularità, delle infrastrutture e del rafforzamento logistico della Sicilia sono tutte facce della stessa medaglia: quella che porta verso la ripresa economica, lo sviluppo e l’occupazione. Temi su cui il nostro lavoro continua senza sosta.

Articolo dell'On. Annalisa Tardino tratto dal TN 3/2021 anno XXII

© TN Trasportonotizie - Riproduzione riservata

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