Europa: linee guida per le frontiere Stampa
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2020
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Marzo

Lunedì 16 marzo 2020 la Commissione Europea ha pubblicato le linee guida per le misure di gestione delle frontiere che dovranno essere osservate da tutti gli Stati Membri. 

MIT

Facendo seguito all'interrogazione parlamentare depositata in data 12 marzo dall'Europarlamentare Gianna Gancia, la Commissione Europea ha pubblicato le linee guida contenenti le misure per la gestione delle frontiere all'interno dell'Unione, cui si devono attenere tutti gli Stati Membri. 

Di seguito riportiamo la sintesi dei contenuti riferiti al trasporto dei beni agroalimentari

Secondo quanto stabilito dalla Commissione Europea, le misure di controllo non dovrebbero compromettere la continuità dell'attività economica e dovrebbero preservare il funzionamento delle catene di approvvigionamento.

In questi giorni di emergenza, il trasporto libero di merci è fondamentale per mantenere la disponibilità delle merci, in particolare di beni essenziali quali forniture alimentari, compresi bestiame, attrezzature e forniture mediche e protettive fondamentali. Più in generale, tali misure non dovrebbero causare gravi interruzioni delle catene di approvvigionamento, dei servizi essenziali di interesse generale e delle economie nazionali e dell'economia dell'UE nel suo insieme.

Le linee guida infatti prevedono l'agevolazione di movimenti sicuri per gli addetti ai trasporti, inclusi camionisti e macchinisti, piloti e equipaggi, attraverso le frontiere interne ed esterne, considerato un fattore chiave per garantire un'adeguata circolazione dei beni e merci essenziali.

Laddove gli Stati membri impongano restrizioni al trasporto di merci e passeggeri per motivi di salute pubblica, ciò dovrebbe avvenire solo se tali restrizioni sono:

  • trasparenti
  • debitamente motivate, ovvero devono precisare le ragioni e il collegamento con Covid-19. Le giustificazioni devono essere basate sulla scienza e supportate dalle raccomandazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e del Centro europeo per la prevenzione delle malattie (ECDC)
  • proporzionate
  • non discriminatorie

Fornitura di beni

Gli Stati Membri dovrebbero garantire la catena di approvvigionamento di prodotti essenziali quali medicinali, attrezzature mediche, prodotti alimentari essenziali e deperibili e bestiame.

Gli Stati Membri dovrebbero prendere in considerazione la rinuncia ai divieti nei fine settimana esistenti.

Non dovrebbero essere imposte ulteriori certificazioni per le merci che circolano legalmente nel mercato unico dell'UE. Va notato che, secondo l'Autorità europea per la sicurezza alimentare, non vi sono prove che il cibo sia fonte di trasmissione di Covid-19.

I lavoratori dei trasporti, in particolare ma non solo quelli che consegnano beni essenziali, dovrebbero poter circolare attraverso le frontiere secondo necessità e la loro sicurezza non dovrebbe in alcun modo essere compromessa.

Confini interni

L'esecuzione dei controlli sanitari di tutte le persone che entrano nel territorio degli Stati membri non richiede l'introduzione formale di controlli alle frontiere interne.

I controlli alle frontiere, se introdotti alle frontiere interne, dovrebbero essere organizzati in modo da impedire l'emergere di grandi raduni (ad esempio code), che rischiano di aumentare la diffusione del virus.

Gli Stati membri dovrebbero coordinarsi per effettuare controlli sanitari su un lato del confine solo per evitare sovrapposizioni e tempi di attesa.

Ricordiamo che il 13 marzo il Governo austriaco ha già deciso di sospendere il divieto di transito per i veicoli industriali lungo l'asse del Brennero durante il fine settimana fino al 29 marzo 2020.

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Venerdì 21 febbraio 2020 si terrà l’inaugurazione del viadotto “Madonna del Monte” sulla A6 Torino-Savona, con conseguente riapertura al traffico il giorno seguente. A tre mesi dal crollo parziale, verificatosi il 24 novembre 2019 per via di una frana causata dal maltempo e dalla successiva riapertura alla circolazione con doppio senso di marcia sulla carreggiata “superstite”, l’autostrada che collega Liguria e Piemonte tornerà percorribile in entrambe le direzioni con quasi due settimane di anticipo sul termine dei lavori previsto.  
 
“Accogliamo con favore questa buona notizia, che rappresenta un ulteriore esempio di intervento puntuale e risolutivo per il ripristino della viabilità” afferma Secondo Sandiano, Presidente di Assotrasporti e Vicepresidente vicario di Eumove, auspicando che si possa procedere con questa celerità anche per gli altri lavori previsti sulla rete italiana, ad esempio come nel caso del viadotto Cerrano sulla A14.  
 
Riaperto a inizio mese, seppur con talune limitazioni, nella notte di oggi lunedì 17 e di martedì 18 febbraio 2020 il tratto compreso tra Atri Pineto e Pescara nord che comprende il viadotto Cerrano verrà completamente chiuso al traffico in direzione nord dalle 22:00 alle 6:00 per consentire le attività di verifica sulle cerniere del viadotto. Nelle notti seguenti, di mercoledì 19 e giovedì 20 febbraio 2020, sarà chiuso il tratto tra Pescara nord e Atri Pineto in direzione sud dalle 22:00 alle 6:00.  
 
Buone notizie anche dal fronte Anas per la SS 20 del Colle di Tenda in Piemonte, per la quale è prevista a breve la ripresa dei lavori per il raddoppio del tunnel che mette in comunicazione la provincia di Cuneo e la Francia, dopo quasi tre anni di fermo del cantiere. Il colle rappresenta un importante collegamento tra Piemonte e Liguria, attualmente penalizzato dall’esistenza di una sola galleria percorribile a senso alternato di marcia e dai divieti di transito per i veicoli pesanti italiani.  
 
Nonostante il plauso per il completamento di un’opera e l’avvio dei lavori di altri cantieri, non bisogna dimenticarsi dell’emergenza in corso che interessa ponti, strade, gallerie e ferrovie del resto d’Italia.  
 
“L’attenzione sullo stato di salute delle infrastrutture italiane deve restare alta” continua Sandiano. “La situazione è ancora molto delicata, non si è ancora fatto abbastanza per garantire la sicurezza di chi viaggi su strade e ferrovie”.  
 
Se l’Ansfisa, l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali, non è ancora pienamente operativa, viene da chiedersi chi si stia occupando di verificare l’integrità delle infrastrutture per garantire gli standard minimi di sicurezza.  
 
Per cercare di rispondere a queste domande Assotrasporti sta richiedendo alla Prefetture italiane di conoscere la situazione nel loro territorio di competenza.  
 
In seguito alla lettera inviata al Governo il 17 gennaio scorso, contenente la richiesta di emanazione dello stato di emergenza per far fronte alla precarietà del sistema viario e ferroviario italiano, Assotrasporti ed Eumove, rappresentante da Secondo Sandiano, hanno raccolto il sostegno di altre associazioni. Pertanto, insieme a Berlino Tazza, Presidente di Confederazione delle imprese e dei professionisti Sistema Impresa, Alfonso Riva, Presidente di FAI Federazione Autonoleggiatori Italiani Trasporto Persone, Tommaso Cerciello, Presidente di Confederazione Nazionale Piccole e Medie Imprese, Giovanni Cicero, Presidente di Valore Impresa, Alessandro Franco, direttore di Federterziario Genova e Renzo Erbisti, Presidente di Azione nel Trasporto Italiano e CTLE Confederazione del Trasporto e della Logistica in Europa, si ribadisce l’invito rivolto a tutti i cittadini, politici, associazioni, enti e imprese a partecipare attivamente alla campagna “Salva Vite” e dare il proprio contributo per trovare una soluzione efficace a questa grave emergenza: iscrivetevi al nuovo gruppo Facebook “Stato emergenza strade e ferrovie per prevenire crolli e morti” per dare i vostri suggerimenti e inviare segnalazioni. 
 
Non dimenticate di seguire gli sviluppi della proposta sulla pagina dedicata, sui social, Facebook e Twitter, e sulle riviste TN TrasportoNotizie e GM GenteinMovimento

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