Paola De Micheli: prime settimane da Ministro Stampa
Istituzioni
2019
26
Settembre

Dopo la caduta del Governo e l’avvio della nuova legislatura, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è stato eletto il primo ministro donna: Paola De Micheli.

brexit

Nata a Piacenza nel ‘73, è laureata in Scienze Politiche all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. La Dott.ssa De Micheli vanta una lunga esperienza lavorativa nel settore agroalimentare, prima nell’azienda di famiglia e, successivamente, in qualità di Presidente e consigliere delegato della cooperativa Agridoro Scarl. In seguito, è divenuta membro del Consiglio Nazionale delle Confcooperative e del Consiglio della Federazione Ortofrutticola.

Il suo impegno politico inzia negli anni ‘90 con l’Ulivo di Romano Prodi.

Eletta alla Camera dei Deputati per la prima volta nel 2008 nelle fila del PD, è stata componente della Commissione bicamerale “per la semplificazione”. Viene rieletta alla camera nel 2013, ricoprendo il ruolo di vice capogruppo vicario del PD alla Camera dei Deputati, membro della Commissione Bilancio e della Commissione di Vigilanza RAI. Sotto il Governo Renzi e Gentiloni, ricopre il ruolo di sottosegretario all’Economia. In seguito, succede a Vasco Errani in qualità di commissario straordinario per il terremoto del Centro Italia.

Rieletta nel 2018, viene nominata dal nuovo segretario nazionale del PD, Nicola Zingaretti, vicesegretario del partito, al fianco di Andrea Orlando.

Il 5 settembre 2019, dopo la nomina a Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti nel Governo Conte II, rincuncia alla carica di vicesegretario.

La Dott.ssa De Micheli è al suo primo incarico come ministro e succede a Danilo Toninelli del Movimento 5 Stelle.
“Da tanti anni sono impegnata in politica proprio perché credo che si possano cambiare le cose e penso che ognuno di noi abbia diritto di realizzare se stesso e i propri sogni. L’Italia ha bisogno di energie positive che promuovano merito e talento” è quanto leggiamo sul suo sito web.

Dopo il giuramento del 5 settembre 2019, il Ministro De Micheli ha già sostenuto diversi incontri sia in Italia che in Europa, continuando il lavoro del ministero dove si era fermato.

Per quanto riguarda la questione delle concessioni autostradali, si sta lavorando alla revisione complessiva del sistema. L’obiettivo è di “garantire una maggiore trasparenza, una reale competitività tra gli operatori, il corretto equilibrio tra l’interesse pubblico e l’interesse imprenditoriale, nonché il costante miglioramento del servizio per gli utenti” dichiara.

In tema di infrastrutture, e nello specifico per quanto riguarda il capoluogo ligure, per il Ponte Morandi si procede con la celerità avuta fin’ora. La rete stradale della liguria è indispensabile per la crescita della città di Genova e dell’intero Paese. Sulla questione Gronda, dopo un incontro con Marco Bucci sindaco di Genova, dichiara che “non intendiamo perdere tempo, ma occorre migliorare il progetto e le ulteriori opere collegate”.

In Europa, invece, la prospettiva che è stata presentata a Bruxelles per il sistema di trasporti italiano è basata su uno sviluppo sostenibile e sull’impiego delle nuove tecnologie. Per l’Italia la questione ambientale è prioritaria.

Pertanto, i piani di investimento futuri saranno incentrati sui temi della protezione ambientale, il ricorso alle fonti rinnovabili e sul contrasto ai cambiamenti climatici.

Secondo la neoletta, “per ridurre le immissioni inquinanti è necessario continuare a investire sui corridoi ferroviari strategici, rafforzare la politica dei carburanti alternativi e adottare il più possibile un approccio di tipo integrato nei trasporti. La sfida della sostenibilità e del futuro a zero emissioni dell’UE deve passare attraverso misure incentivanti per gli Stati e volte a dare contributi alle imprese di autotrasporto merci.”

Inoltre, la questione della transizione energetica deve coinvolgere tutto il settore dei trasporti: terra, cielo e mare. Per accompagnare e favorire questa transizione energetica c’è bisogno di prevedere l’introduzione di sostegni finanziari, sia per le aziende pubbliche che per gli operatori privati. Il confronto con l’Unione Europea e con gli altri Stati membri è essenziale per individuare le misure più idonee, ma è ancora presto per capire quale saranno i provvedimenti futuri.

© TN Trasportonotizie - Riproduzione riservata

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