Assotrasporti, finalmente Galletti ammette l'inefficienza del Sistri Stampa
Istituzioni
2014
07
Ottobre

Dietrofront del Ministero dell’Ambiente sul sistema di tracciabilità dei rifiuti, per Galletti il Sistri è obsoleto.

Sistri Terzoni Sandiano ErbistiLo zombie-Sistri continua a far discutere, ad ammettere la sua inefficienza è proprio il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, il quale dichiara che “la tracciabilità dei rifiuti pericolosi e speciali è una priorità per tutti, ma il Sistri è oggi obsoleto e serve un sistema più moderno dal punto di vista tecnologico”.

Assotrasporti e Azione nel Trasporto Italiano (ATI) erano stati gli unici a prendere posizione al Tavolo tecnico di monitoraggio del Sistri, già in tempi non sospetti, chiedendone per primi la sospensione per il tempo tecnico necessario a renderlo efficiente, dato che allo stato attuale questo sistema-zombie risulta essere un servizio non funzionante e macchiato da scandali e ritardi nella sua attuazione, un vero aggravio di costi per le imprese già fortemente in crisi.

Ora, la presa di posizione di Galletti, che recepisce la proposta di Assotrasporti e ATI, pone le basi per una riorganizzazione del sistema di tracciabilità dei rifiuti – si spera –  in un’ottica di efficienza e bassa incisività dei costi per le aziende non solo di autotrasporti, ma di tutte le imprese soggette al sistema.

Ricordiamo che Assotrasporti e ATI, a seguito della partecipazione ai Tavoli tecnici di monitoraggio del Sistri, avevano lanciato la campagna web #StopSistri, ripresa dalle principali testate specializzate e ricevendo l’attenzione di giornalisti, addetti ai lavori e speaker radiofonici. L’iniziativa ha ottenuto il consenso anche dal mondo politico, come ad esempio l’interrogazione parlamentare, in linea con la campagna lanciata dalle due associazioni, presentata dall’On. Patrizia Terzoni, segretario della VIII Commissione per l’Ambiente, territorio e lavori pubblici alla Camera (visibile sul sito della Camera n° 3/00839).

Addirittura il mondo associativo “tradizionale” ha seguito la posizione tracciata da Assotrasporti e ATI, richiedendo un cambio di rotta. Peccato tuttavia per l’essersi attivate in ritardo, forse dalle loro stanze dei poteri si sono distratte e messe in azione all’ultimo, cercando ora di cogliere i risultati di chi prima di loro ha preso posizione a difesa delle aziende che continuano a contribuire senza ottenere risultati.

Ora, considerata l’opinione condivisa sul sistema-zombie, Assotrasporti e Azione nel Trasporto Italiano chiedono di passare ai fatti: “Le nostre associazioni si batteranno con tutte le loro forze” sono le dichiarazioni congiunte dei Presidenti Secondo Sandiano e Renzo Erbisti “per far sospendere subito il Sistri fino a quanto non verrà reso funzionante, al minor costo possibile per le aziende contribuenti”.

In conclusione, Assotrasporti e Azione nel Trasporto Italiano invitano tutti gli operatori interessati al Sistri a dare supporto a questa azione attraverso l’hashtag sui social Facebook e Twitter #stopsistri, comunicando e suggerendo casistiche e istanze che le due associazioni proporranno durante i prossimi tavoli tecnici e durante gli incontri con il Governo.

Chiunque fosse interessato a proporre suggerimenti o casistiche sul tema, può rivolgersi alla Segreteria Assotrasporti ( Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. ), o visitare i siti internet www.assotrasporti.eu e www.azioneneltrasportoitaliano.it, la pagina Facebook e Twitter Assotrasporti oppure il gruppo Facebook Azione nel Trasporto Italiano.

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