Transpotec 2019: successo dei convegni Assotrasporti Stampa
Eventi
2019
26
Febbraio

Si è concluso a Verona il Transpotec Logitec 2019 che ha visto la partecipazione di 41.000 visitatori per i quattro giorni di fiera dedicata all’autotrasporto e alla logistica organizzata da Fiera Milano. 

tr-19-stand 02Assotrasporti, insieme a Eumove, TN Trasporto Notizie e GM Gente in Movimento, ha partecipato alla manifestazione con uno stand nel padiglione 6 e organizzando tre incontri per promuovere dialoghi e discussioni con gli autotrasportatori presenti, per trovare insieme soluzioni concrete alle criticità del settore.

I workshop, che rientrano nel programma “Incontriamoci, lavoriamo, proponiamo”, hanno visto la partecipazione di Giuliano Latuga, direttore della rivista IM Iso Motori, che insieme a Mario Barbieri, giovedì 21 febbraio 2019 ha presentato il libro intitolato “Auto e tasse”. I due autori hanno quindi spiegato alcune soluzioni alternative per aumentare il risparmio delle auto aziendali dall’attuale 10% fino al 100%, senza bisogno di doverle trasformare in autocarro.

Venerdì 22 febbrio 2019 è stata la volta di Roberto Lucaccioni, consulente Bardahl, per la presentazione delle specifiche dei lubrificanti e delle molecole innovative presenti negli additivi dedicati all’autotrasporto della nota azienda americana. La viscosità è una delle caratteristiche più importanti, poiché un minor attrito permette un minor consumo di olio e, di conseguenza, una riduzione dell’inquinamento. Gli additivi Bardahl riducono del 34% l’usura durante il normale funzionamento del motore, fino a raggiungere una diminuzione del 70% in fase di avvio.

Infine, sabato 23 febbraio 2019 si è tenuto l’incontro più importante, per la presentazione di Eumove, che ha visto grande partecipazione da parte dei presenti in sala. Giancarlo Terrassan (Presidente), Ana Bela Nogueira (Segretario Generale), Marco Mazzocco (Vicepresidente), Stefano Zanocco e Secondo Sandiano (promotori e soci fondatori), hanno presentato Eumove, l’associazione paneuropea della mobilità, del trasporto e dell’energia.

Negli ultimi 20 anni le tecnologie hanno fatto passi da gigante. Il mondo del trasporto, e della mobilità in genere, è in fase di continuo cambiamento, pertanto due domande sorgono spontanee: “Quale futuro per l’autotrasportatore medio-piccolo? Quale futuro per la mobilità delle persone e delle merci?”

L’autotrasporto è da sempre l’epicentro di tutto. La crisi del 2008, infatti, è stata sentita per prima proprio dagli autotrasportatori perché, quando l’economia rallenta, i trasporti si fermano.

Tuttavia, al giorno d’oggi non è più possibile vedere il settore dell’autotrasporto merci come un comparto a sé stante, ma va visto in un più ampio concetto di mobilità, poiché gli autotrasportatori utilizzano le stesse infrastrutture di chi si sposta per andare al lavoro o è in viaggio per piacere.

Per questo Eumove si occupa di mobilità, di tutti gli utenti e mezzi di trasporto, via terra, mare o cielo; trasporto, di merci e passeggeri; ed energia, poiché senza sarebbe impossibile muoversi.

Registrata ufficialmente il 10 maggio del 2018, Eumove è attualmente presente in 6 Paesi europei: Portogallo, Spagna, Italia, Austria, Francia e Romania.

Durante l’esposizione, la foto del “camionista del futuro” ha suscitato diverse reazioni da parte del pubblico. Rappresentato come un uomo in giacca e cravatta, seduto all’interno di un abitacolo che ricorda più un ufficio, dove l’autista controlla il computer di bordo affinché il mezzo si sposti in autonomia, senza dover intervenire direttamente su pedali e volante. La domanda sorge spontanea: sarà davvero possibile avere un autista in giacca e cravatta?

Forse questa “tipologia di camionista” potrebbe rendere il lavoro più appetibile. L’attuale mancanza di autisti professionisti è un problema sempre più sentito dalle aziende europee. I costi della patente sono alti, le ore di impegno e di lavoro spesso non sono retribuiti a dovere, così come i periodi di assenza da casa.

Come suggerito dai partecipanti, una soluzione a questo problema potrebbe essere la creazione di consorzi provinciali che permettano di spezzare i viaggi, con rientri a casa giornalieri. Questo potrebbe far sì che il lavoro del camionista diventi socialmente accettabile. Il carico verrebbe quindi portato a destinazione da diversi trasportatori, che opererebbero ciascuno sulla tratta di propria competenza.

Ultimo, ma non meno importante, relatori e partecipanti si sono trovati tutti d’accordo nella necessità di promuovere una formazione europea per i camionisti, per ridurre i costi di avviamento alla professione e aumentare le competenze sul lavoro.

© TN Trasportonotizie - Riproduzione riservata

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