Il PNRR nell'autotrasporto Stampa
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Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, approvato dal Consiglio dei ministri, prevede un totale di 62 miliardi di euro per gli interventi sulle infrastrutture, sulla mobilità e sulla logistica sostenibili. Una cifra che vedrà il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili impegnato nell’attuazione di una serie di iniziative centrali per il rilancio del Paese.

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I progetti nel settore del trasporto riguardano l’estensione dell’alta velocità/alta capacità ferroviaria e il potenziamento delle reti regionali; il rinnovo dei treni, degli autobus e delle navi per la riduzione delle emissioni; gli investimenti per lo sviluppo dei porti, della logistica e dei trasporti marittimi; gli interventi di digitalizzazione per la sicurezza di strade e autostrade; la transizione ecologica della logistica; lo sviluppo della mobilità ciclistica e delle strade provinciali per migliorare la viabilità delle aree interne; la qualità dell’abitare e le infrastrutture sociali; la tutela e la valorizzazione delle risorse idriche.

Quali sono i principali interventi?

Vediamoli più nel dettaglio. Essenziale per favorire la transizione ecologica è la “cura del ferro” per agevolare lo shift modale: si stima un abbattimento di 2,3 milioni di tonnellate annue di emissioni di CO2. In particolare, saranno realizzati 700 chilometri di ferrovia tra sviluppo dell’alta velocità e linee regionali, 216 chilometri di nuove linee tranviarie, metropolitane e di filobus, oltre all’acquisto di nuovi treni. Per migliorare la sostenibilità ambientale, inoltre, saranno acquistati 3.200 autobus elettrici e a idrogeno per le aree urbane e 2.000 autobus a metano per il trasporto extraurbano, sarà potenziata la sperimentazione dell’idrogeno per le ferrovie non elettrificate (in Val Camonica e al Sud) e saranno realizzati 1.800 chilometri di ciclovie turistiche e urbane.

Nell’alta velocità/alta capacità ferroviaria gli interventi di maggior rilievo riguardano la realizzazione dei principali lotti funzionali della linea Salerno-Reggio Calabria (11,2 miliardi), il completamento della Napoli-Bari (1,4 mld), ulteriori lotti funzionali della Palermo-Catania-Messina (1,4 mld). Per la Brescia-Padova sono previsti l’attraversamento di Vicenza e la progettazione definitiva del lotto da Vicenza a Padova (4,6 mld). Sulla linea Liguria-Alpi gli interventi riguardano il completamento del Terzo Valico dei Giovi (4,0 mld) e sulla Verona-Brennero è previsto in particolare l’attraversamento di Trento (0,9 mld). Le opere permetteranno di ridurre i tempi di percorrenza, soprattutto nelle tratte del Sud, di aumentare il traffico merci su rotaia e migliorare le connessioni con i porti, agevolare il collegamento delle linee del Nord con il resto dell’Europa.

Risorse pari a 8,4 miliardi sono destinate al trasporto locale ‘green’ e al trasporto rapido di massa. Rientrano in questo ambito il rinnovo del parco autobus (con l’acquisto di mezzi per rendere full Electric le città di Milano, Roma, Napoli) e dei treni per il trasporto pubblico locale e degli Intercity al Sud, il rinnovo di materiale rotabile per il trasporto delle merci e l’acquisto di nuove navi ‘ecologiche’ anche da destinare ad un collegamento più veloce e sostenibile nello Stretto di Messina.

Sono previsti oltre 3,8 miliardi per interventi per l’ammodernamento e il potenziamento dei porti, la realizzazione del Piano nazionale del Cold ironing, che permette alle navi di sostare al porto eliminando le emissioni inquinanti, le infrastrutture per le Zone Economiche Speciali  (Zes) e per agevolare l’intermodalità con la realizzazione dell’ultimo miglio ferroviario nei porti di Venezia, Ancona, Civitavecchia, Napoli, Salerno.

Gli interventi per circa 1,4 miliardi riguardano, tra l’altro, le colonnine per le ricariche elettriche, la sperimentazione del trasporto ferroviario a idrogeno in Val Camonica, nel Salento e in altre reti, lo sviluppo della smart mobility.

Articolo di Lorenzo Pittaluga tratto dal TN 3/2021 anno XXIII

© TN Trasportonotizie - Riproduzione riservata

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Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, approvato dal Consiglio dei ministri, prevede un totale di 62 miliardi di euro per gli interventi sulle infrastrutture, sulla mobilità e sulla logistica sostenibili. Una cifra che vedrà il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili impegnato nell’attuazione di una serie di iniziative centrali per il rilancio del Paese.

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