Lo scorso 30 maggio la Corte di Cassazione ha stabilito che il trasporto conto terzi ha diritto ad esercitare il conto proprio perchè tutto quanto serve per svolgere il primo è molto di più rispetto al secondo. Al contrario, il trasporto conto proprio non può avvalersi di questo diritto.

A tale disposizione ha deciso di aderire l'Albo Gestori Ambientali che ha accolto il ricorso di una azienda riguardo il parere contrario della Sezione regionale competente all'iscrizione all'Albo di un veicolo immatricolato ad uso di terzi.

Il Comitato Nazionale ha deciso di giustificare le proprie azioni attraverso le motivazioni della sentenza che ha evidenziato come "il conto terzi ha un contenuto più ampio ed è subordinato a condizioni e requisiti più rigorosi. Può quindi essere considerato senz’altro comprensivo anche del trasporto per conto proprio che rappresenta un minus, sicché risulta ultroneo pretendere che chi ha già ottenuto il titolo ‘maggiore’ si debba munire anche dell’altro, per poter svolgere un’attività che l’articolo 31 lett.b) della legge citata, definisce come complementare o accessoria nel quadro dell’attività principale".

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