La legge finanziaria, meglio conosciuta come legge di Stabilità 2014, al vaglio del Senato,  prevede una serie di tagli trasversali per rafforzare la labile ripresa in atto e intervenire sui fattori che limitano la competitività dell'economia.

L'obiettivo è un tasso di crescita pari all'uno per cento nel prossimo anno e del due per cento per gli anni successivi.
La legge di Stabilità è parte di un'azione politica ed economica avviata da un precedente intervento finanziario che prevede un investimento di 11,9 miliardi nel triennio 2013-2015 e una serie di misure per investimenti di oltre 27 miliardi nel triennio 2014-2016.
Per reperire queste risorse finanziarie la nuova legge prevede dei tagli ai vari settori, tra questi una drastica riduzione dei crediti d'imposta per garantire effetti positivi per l'Erario nel 2014.
Tra le misure di agevolazione che saranno colpite rientrano anche i crediti d'imposta per il mondo dei trasporti e sono previsti nuovi tetti di spesa per il gasolio, l'intervento riduce il recupero dell'accisa alle imprese di trasporto.
La percentuale sarà determinata da un decreto del Presidente del Consiglio, ma se questo decreto non arriverà entro gennaio 2014, il taglio sarà adoperato direttamente dal Ministero dell'Economia con un taglio del 25% su tutti e diciotto i crediti d'imposta.

Diverso invece il discorso rigurdante la modifica del DTE, Direttiva sulla tassazione dell'elettricità e i prodotti energetici, la manovra di Bruxelles (ne avevamo parlato QUI) prevede una riduzione se non addirittura un taglio al recupero delle accise sul gasolio destinato ad uso commerciale, la soluzione della Comunità Europea è ancora in alto mare e non sono previsti imminenti cambiamenti alla normativa comunitaria. 

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