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Normativa DTE, possibile modifica? PDF Stampa E-mail
Normativa
2013
21
Ottobre

Il quadro normativo europeo che regolarizza la tassazione dei prodotti energetici e dell'elettricità potrebbe essere cambiato.

parlamento europeo - bruxellesIl Collegio dei Commissari europei ha adottato la proposta recante modifica al quadro normativo 2003/96/CE che prevede l'abolizione del trattamento fiscale distinto per il gasolio usato ad uso commerciale e ad uso non commerciale.
Il testo, al vaglio della commissione, recita così: "Abolire la possibilità concessa agli Stati membri di applicare un trattamento fiscale distinto per il gasolio usato come carburante per usi commerciali o per usi non commerciali", l'articolo 5 modifica così il trattamento "privilegiato" del gasolio commerciale utilizzato come propoellente ai fini di "trasporto di merci per conto terzi o per conto proprio, effettuato con un autoveicolo a motore o un autoveicolo con rimorchio adibito esclusivamente al trasporto di merci su strada".

La DTE, direttiva sulla tassazione dei prodotti energetici e dell'elettricità, arrivò in Consiglio nel 1996 e venne modificata più volte per venire incontro alle esigenze di ogni stato membro, adottato definitivamente nel 2003 è ritornato sulla scrivania europea per ulteriori modifiche in seno alla maggiore consapevolezza dell'impatto dei consumi energetici sull'ambiente e sul clima, nel 2005 è stato avviato il primo lavoro di revisione e la Commissione ha presentato nel 2011 la modifica al quadro normativo ritirando una precedente proposta del 2007, COM(2007) 52, che prevedeva un graduale allineamento della tassazione tra gasolio e benzina senza piombo. E' dunque un'imminente realtà o un inutile allarmismo?

La possibile modifica da parte della Comunità europea è dettata dalla comune volontà di ridurre l'emissioni di CO2 e spostare il trasporto su gomma verso la rotaia o su altre modalità a minor impatto ambientale, la politica comunitaria non fa distizioni tra prodotti energetici se non per riduzioni sensibili di agenti inquinanti, ma in mancanza di un combustibile green l'alternativa in programma prevede solo un'ennesima batosta al settore dell'autotrasporto.

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