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Autotrasporto siciliano: stop ai presidi, accordo con Crocetta PDF Stampa E-mail
Cronaca
2013
26
Marzo

E' rientrata nei giorni scorsi la protesta dell'autotrasporto siciliano - di cui vi avevamo dato notizia QUI - che ha visto come protagonisti il Movimento dei Forconi guidato da Mariano Ferro e l'Associazione imprese autotrasportatori siciliani (AIAS) di Giuseppe Richichi.

Sciopero SiciliaRicordiamo che il diffuso malcontento degli autotrasportatori siciliani aveva condotto all'organizzazione di presidi in prossimità dei principali caselli autostradali dell'isola. Il culmine si è raggiunto nella notte tra il 21 e il 22 marzo, quando è stato bloccato il casello autostradale di San Gregorio, a Catania.

All'origine dello stop alle proteste, l'incontro fra il neopresidente della Regione, Rosario Crocetta, e i vertici degli autotrasportatori in sciopero, capeggiati da Richichi.

La riunione a Palazzo d'Orleans, durata più di due ore, si è conclusa con esito positivo. Secondo quanto riferito da Richichi alla stampa locale, l'esecutivo Crocetta avrebbe assunto impegni significativi a favore dell'autotrasporto, promettendo la revisione dei pedaggi autostradali e dei costi dei traghettamenti per i mezzi pesanti. Si sarebbe anche impegnato a trasmettere in sede di Commissione Europea il problema delle ore di guida degli autisti.

Soddisfatto di tali impegni, Richichi ha annunciato la sospensione di ogni azione di protesta. Per nulla soddisfatto, invece, il leader dei Forconi rimasto a Catania. E così il movimento di protesta si spacca. 

Anche alcune associazioni nazionali hanno criticato l'accordo raggiunto da Richichi, considerandolo poco realistico. Vedremo in quale direzione si evolveranno gli eventi.

© TN - TRASPORTONOTIZIE  Riproduzione riservata

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