Contenuto Principale
Ultime Notizie

Ricerca nel sito

Sportello Unico Doganale: possibile portare 515 milioni l'anno in Italia PDF Stampa E-mail
Logistica
2013
13
Febbraio

Rinconquistare i traffici di merce destinati all'Italia ma che transitano per scali stranieri consentirebbe di recuperare 515 milioni di euro ogni anno.

stoccaggioQuesto è quanto afferma Giovanni De Mari, presidente del Consiglio Nazionale degli Spedizioneri Doganali, che ha poi aggiunto: "Alcune fonti ritengono che circa il 47% di tutte le merci che fanno ingresso in Italia, faccia scalo in porti di altri Stati membri dell'UE, dove vengono immesse in libera pratica, per poi proseguire verso il nostro Paese ed entrare quindi nei mercati di consumo.

 

E ciò nonostante il fatto che godiamo di un posizione geografica nel Mediterraneo particolarmente favorevole, soprattutto per i traffici provenienti dal Medio ed Estremo Oriente".

De Mari ha poi ribadito dicendo: "In Germania, in base agli ultimi dati a noi disponibili, ci risulta siano state presentate nell'anno 2009 circa 112 milioni di bollette doganali, mentre in Italia ne sono state depositate solo 17 milioni.

Tuttavia, il dato sul quale occorre riflettere maggiormente, è che in Germania tali operazioni hanno fruttato allo Stato dazi all'import per un valore di 2,6 miliardi di euro, mentre in Italia, nello stesso periodo, sono stati raccolti solo 1,3 miliardi di euro, circa un settimo di quanto riscosso dalle dogane tedesche".

Il presidente ha concluso dicendo che nel periodo preso in considerazione, i container con merce destinata all'Italia ma immessi in libera pratica (con relativo versamento dei dazi) attraverso i soli porti di Amburgo e Rotterdam sono stati 2,5 milioni. Se tutta questa merce, destinata al nostro Paese, fosse entrata attraverso i porti italiani, il livello di dazi percepiti dallo Stato sarebbe stato superiore a quello riscosso in Germania. Senza contare i nuovi posti di lavoro (stimati in circa 12mila unità) , che si sarebbero venuti a creare nel comparto della logistica. 

Oltre a chiedere agli organismi di controllo un'azione coordinata l'obiettivo finale di De Mari è la razionalizzazione dei controlli deconcentrandoli dai punti di ingresso della merce nel territorio italiano per poi intensificarli lungo la catena logistica. Questo accorgimento servirebbe per limitare il costo dello stoccaggio e la movimentazione inutile di contenitore il cui effetto è quello di alzare il prezzo finale della merce.

© TN - TRASPORTONOTIZIE  Riproduzione riservata

Utilizziamo i cookie per migliorare il nostro sito e la vostra esperienza quando lo si utilizza. Chiudendo questo banner acconsenti all’'uso dei cookie. Se vuoi avere ulteriori informazioni o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la privacy policy.

Accettare i cookies da questo sito.

EU Cookie Directive Module Information