Trasporti merci e persone. Asinelli e risciò |
Pasetti - L'Opinione |
2013 09 Gennaio |
Le civiltà che ci hanno preceduto nei millenni avevano provveduto ad incrementare in primo luogo un articolato sviluppo della mobilità attraverso i territori per espandervi la propria attività commerciale avvalendosi di una funzionale struttura di scambi, e / o per impadronirsi, con una rapida movimentazione dei propri eserciti, delle ricchezze reperibili nei detti territori, sia contigui, sia lontani, per diffondervi il proprio mercato, per mare e per terra, in una posizione egemonica. Gli imperi che nei quattro continenti hanno dominato territori equiparabili all'odierno mercato globale si avvalevano di una solida articolazione organizzativa, che, nel periodo del loro massimo consolidamento, appariva tale che non avrebbe potuto che continuare a persistere. I fenomeni disgregativi del potere degli Stati e della loro ricchezza vengono avvertiti lentamente e non sembrano decisivi, ma, irresponsabilmente, sono lasciati persistere nella protrazione di insulse diatribe nella contrapposizione di miopi interessi particolari fra chi dovrebbe operare congiuntamente per superarli, traducendo invece i loro incontri in prospettazioni di soluzioni palliative, che protraggono ed incrementano la progressione della crisi. La disgregazione di un sistema politico economico e delle strutture operative con le quali lo stesso si sostiene, richiede per ovviarvi una diversa tempestiva impostazione interattiva delle stesse, affinché possano continuare ad agire efficacemente sul mercato complessivo nazionale ed internazionale. Il sistema dei trasporti, sia di persone, sia di cose, nelle sue quattro odierne espressioni: su ruote, ferroviario, marittimo, aereo, opera oggi, in una generalizzata situazione involutiva, nella quale iniziative concorrenziali, nei e fra i diversi settori, confliggenti con la concorrenza internazionale, si traducono in deprecabili dispute per accaparrarsi le residuali disponibilità del mercato, senza che ciò comporti lo sviluppo dello stesso. I quotidiani articoli della stampa ed i programmi televisivi continuano a riportare progressive riduzioni e tagli di linee operative nazionali e locali e periodiche maggiorazioni delle tariffe. Tranne che per i trasporti merci conto terzi . Il ché costituisce significativa espressione di persistente carenza di potere politico contrattuale e di una non sufficientemente incisiva azione sindacale che non va al di là di episodiche manifestazioni protestatarie. Soluzioni che palesemente non sono rappresentative di concertazioni di metodiche di sviluppo del settore, ma rimediativi escamotages ai fini di sopravvivenza. Non si può ipotizzare uno sviluppo rimanendo fermi, o arretrando , come avvenuto con l'abolizione delle tariffe a forcella. Per tradurre le parole in cifre riportiamo dal quotidiano "Il Secolo XIX" del 16/7/2012: "Stangata sui trasporti - gli aumenti nell'ultimo anno: -carburanti + 252 euro -autostrade: + 53 euro -treni: + 81 euro -trasporto aereo 4% -trasporti locali + 48 euro -tariffe trasporto passeggeri su autobus + 6,4% -parchimetri e pedaggi + 4,8 % -R.C. auto : + 78 euro -trasferimenti di proprietà auto: 57,3% -assicurazioni + 4,7% -benzina + 16% -gasolio + 18,5%". Ma poiché, per lo meno per quanto concerne le merci, la domanda del mercato europeo è ancora sufficientemente estesa , la riduzione dei tempi di consegna ove venisse realizzata tramite i - da troppi anni attesi, specie nella Liguria ed a Genova - nuovi percorsi alternativi , consentirebbe di convogliare il flusso delle stesse con incremento dei trasporti. Ove i percorsi siano migliori e più brevi , ivi confluisce il traffico. Non vi è ancora peraltro alcuna strategia "operativa" che sia stata predisposta in sede attuativa per un piano nazionale che coordini, in un quadro integrato, le potenzialità dei servizi di trasporti nazionali o territoriali con una progettualità di sviluppo razionalizzato nella distribuzione delle funzioni e dei ruoli dei singoli settori. I fattori di variabilità dei trasporti richiedono una preventiva complessiva interconnessione strategica preventiva per razionalizzare la logica economica connessa all'incontro nel mercato fra domanda ed offerta. Ogni fase di recessione, se affrontata con un coordinato impiego di risorse umane ed economiche, in un convergente approfondimento fra tutte le forze sociali rappresentative delle categorie economiche, consente di sostituirla con una successiva fase di ripresa, attuando le innovazioni che incidano positivamente sui costi di esercizio introducendo sul mercato più adeguate metodiche operative. Ma senza concertazione i problemi restano su un percorso che porta ad un vicolo cieco. Gli esseri umani hanno saputo estendersi nel mondo anche percorrendolo a piedi ed avvalendosi di cavalcature. Ancora nel secolo scorso il trasporto di materiali a dorso d'asino era considerato il più idoneo per percorsi per i quali non sarebbero state adottabili altre modalità. In paesi asiatici la traslazione di persone su percorsi locali era affidato a servizi di risciò. Ed ancora oggi non siamo molto lontani da allora. Se non vogliamo dover recuperare nell'attuale situazione di crisi energetica tali mezzi di locomozione da valere per la prossima generazione, cerchiamo almeno nella nostra di renderci conto che non è ancora stata attivata stabilmente una concertazione nazionale per affrontare, con modalità pragmatiche , la soluzione dei problemi della movimentazione merci e persone, senza la quale anche una ripresa della produzione si scontrerebbe contro l'attuale realtà di irrazionali metodiche di trasporto prive di una strategia che consenta agli operatori di avvalersi di nuove modalità conformi al nuovo millennio. Ma: rispetto al risalto che i mezzi di informazione danno ai problemi della finanza, gli operatori della quale svolgono una attività che non costa come agli autotrasportatori sudore, lacrime e talora anche sangue, per poter dare una "movimentazione" nella sensibilità sociale ai problemi del trasporto, è sempre stata necessaria la "movimentazione della categoria". Trasporto Notizie è strumento di diffusione fra la categoria di consapevolezza del proprio ruolo, affinché lo strumento della concertazione con la stessa assuma un rilievo di permanente attualità per la risoluzione dei problemi dell'intera economia. Le voci degli autotrasportatori espresse attraverso le pagine di Trasporto Notizie saranno la traduzione scritta delle voci di coloro che intendono che la gestione dell'autotrasporto sia attuata con la continuità della loro presenza all'assunzione delle prossime decisioni da attuarsi con il peso che la categoria ha , ove necessario, saputo esprimere. Articolo di Giorgio Pasetti tratto dal TN Estate 2012, n. 2 anno XIV |