Furti, in Italia rubati 7 veicoli pesanti ogni giorno |
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Cronaca |
2021 15 Novembre |
I dati rivelano come il 60% di questi veicoli spariscono nel nulla dopo il furto. Pesanti le ripercussioni sulle aziende. Puglia, Lombardia, Campania e Lazio le Regioni a "bollino rosso".
Sono queste le principali evidenze che emergono dal "Report sui furti di mezzi pesanti 2020", elaborato da LoJack Italia, società del Gruppo CalAmp (NASDAQ: CAMP), che ha raccolto e analizzato i dati forniti dal Ministero dell'Interno integrandoli con propri report e analisi. La categoria mezzi pesanti individuata dal Ministero include automezzi pesanti, rimorchi, autobus, veicoli speciali, roulotte. Nel 2020 sono stati rubati 2.435 automezzi pesanti, in media 6,7 al giorno. Il trend evidenzia un calo del 22% rispetto al 2019, che di riflesso risente anche delle fasi di lockdown che hanno ridotto la mobilità su strada e di fatto complicato anche la vita di questo business criminale. A preoccupare è il calo drastico dei recuperi, che lo scorso anno sono diminuiti del 28%. I dati rilevano che le regioni della Puglia, Lombardia e Campania sono al centro del business dei furti: i dati presentano numeri non comparabili con quelli delle quattro ruote (2.435 furti di mezzi pesanti vs 75mila autovetture), ma producono spesso disagi e perdite sostanziali per le aziende proprietarie del mezzo, che vedono sparire il carico trasportato e con esso il bene strumentale. Tali episodi rischiano di provocare ricadute drammatiche soprattutto quando colpiscono piccole imprese che vedono compromessa la propria capacità di stare sul mercato. Senza contare che in diversi casi il furto del mezzo avviene con rapina a mano armata che pone seri problemi anche per l'incolumità fisica dell'autista del mezzo. La Puglia risulta la Regione in cui avvengono più episodi criminali, 541, pari al 22% del totale. Seguono Lombardia (331), Campania (282), Lazio (272), Sicilia (188). In queste aree del Paese avvengono i due terzi dei furti complessivi di questi veicoli messi a segno in Italia. Gli ultimi anni hanno registrato una maggiore complessità delle attività di ritrovamento e recupero. La problematicità dei ritrovamenti di questi veicoli appare più evidente nelle regioni del Centro-Sud Italia dove il tasso di recupero scende ben al di sotto della media nazionale: la Campania è ferma al 32%, il Lazio addirittura al 27%. Il complessivo calo dei tassi di recupero registrato negli ultimi anni (dal 64% del 2011 al 62% del 2013, fino al 39% dello scorso anno) trova spiegazione nell'affinamento continuo delle tecniche di furto che rendono sempre più ardua l'opera di recupero dei veicoli sprovvisti di sistemi di antifurto 'intelligenti'. Spesso il furto di un mezzo pesante e del suo carico pone a rischio anche l'incolumità del proprietario o del driver. Il rilevamento e il recupero in tempi rapidi del mezzo rubato si confermano l'unico argine contro questa piaga. Per contrastare il fenomeno delle rapine, infatti, i proprietari dei mezzi si sono dotati di sistemi di chiusura del carico sempre più intelligenti e difficili da forzare. Per questo motivo in alcuni casi, per i malviventi interessati alla sola refurtiva diventa necessario sottrarre il mezzo per poi portarlo in un'area dove operare indisturbati. Tecnologie come la radiofrequenza, difficilmente schermabile a bordo del veicolo, e altre soluzioni telematiche che avvertono il driver quando il veicolo dovesse superare zone a rischio, diventano significative per il recupero del mezzo pesante, facilitando l'operato delle Forze dell'Ordine nel recupero rapido dei mezzi pesanti rubati e della merce contenuta al loro interno. |