Attacco agli autisti: la denuncia di Agorà 2.0 MT |
Cronaca |
2021 13 Agosto |
In seguito alle pubblicazioni del Corriere della Sera e del Sole 24 Ore, i quali denunciano il problema della carenza di autisti dell'autotrasporto italiano, l'associazione autonoma degli autisti Agorà 2.0 MT prende posizione in difesa dei lavoratori.
Riceviamo e pubblichiamo la nota di Agorà 2.0 MT, associazione autonoma degli autisti dell'autotrasporto, che prende le difese dei camionisti. "È in atto un offensiva contro i lavoratori dei trasporti a tutto spiano, Confindustria sta affilando le lame della comunicazione e dei loro giornali di proprietà. Prima Il Sole 24 Ore e ieri [11 agosto 2021 NdR] il Corriere della Sera, danno spazio a uno dei problemi che attanaglia il nostro settore: la mancanza di autisti. Negli anni noi autisti ci siamo qualificati, aggiornati e messi al passo con i tempi. Tutto questo per noi ha avuto un costo, adesso i signori del trasporto vogliono importare lavoratori da nazione extra UE, perché non hanno voglia di affrontare il vero motivo della mancanza di autisti. Il primo problema quello che viene lamentato anche da molti imprenditori è legato ai costi delle patenti, ma questo è solo una minima parte, perché con la globalizzazione del settore, i giorni lavorativi sono aumentati, gli autisti sono costretti a fare il riposo settimanale a bordo dei camion, senza far rientro anche per mesi. Le strutture di ricezione: parcheggi e autogrill, non soddisfano le richieste, per questo spesso capita che gli autisti siano costretti a sostare in luoghi non idonei e sprovvisti di qualsiasi servizio. Ma la nota dolente, resta il salario, oramai fermo da anni, ma sopratutto non viene calcolato in base all'esigenze di uno mondo, come quello dell'autotrasporto, che negli ultimi anni ha subito enormi cambiamenti. Noi di Agorà ci battiamo da sempre per evidenziare tutto quello che non funziona nel trasporto, ma sopratutto non accettiamo la narrazione che viene da certi ambienti, nel settore non serve importare schiavi da altre nazioni, ma bisogna rinnovare tutto il comparto, con regole nuove, nel rispetto della sicurezza del personale viaggiante e di chi condivide con noi la strada quotidianamente."
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