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Il PNRR e l'autotrasporto: arriva l'e-CMR PDF Stampa E-mail
Istituzioni
2021
28
Aprile

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, in breve PNRR, stanza ingenti risorse per le infrastrutture e porta novità dirette anche nel settore dell'autotrasporto.

intermodale

L'Unione Europea, con il Green New Deal, si è posta l'ambizioso obiettivo di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050. Da qui si sono sviluppati i pilastri fondamentali del PNRR italiano e degli altri Paesi europei, improntati su digitalizzazione, innovazione, transizione ecologica e inclusione sociale.

Dei 221,5 miliardi di euro destinati all'Italia, di cui 69 sono a fondo perduto, 57 sono stati stanziati per la realizzazione delle grandi opere, un investimento atteso da tempo che non potrà far altro che portare benefici anche al settore dell'autotrasporto.

All'interno del documento presentato all'UE, grande spazio è poi riservato ad azioni dirette nel settore dell'autotrasporto e della logistica, strettamente legate allo sviluppo dell'intermodalità dei trasporti. Tra gli obiettivi generali troviamo la "digitalizzazione della catena logistica" che prevede, tra le altre, la "semplificazione delle procedure logistiche e digitalizzazione dei documenti, con particolare riferimento all'adozione del CMR elettronico, alla spedizione delle merci, all'identificazione dei laboratori di analisi accreditati".

Come riportato nel PNRR, "la digitalizzazione dei documenti di trasporto è un elemento chiave della strategia UE per la mobilità delle merci in tutte le modalità di trasporto, come dimostrano i recenti Regolamenti 2020/1056 / UE, che mira a facilitare lo scambio di informazioni elettroniche, e 2020/1055 / UE, che introduce la possibilità di utilizzare l'eCMR come parte dei controlli sulle operazioni di cabotaggio stradale".

Ma di cosa si tratta? L'e-CMR è la lettera di vettura elettronica, uno strumento digitale già sperimentato in alcuni Paesi europei a partire dal 2019. I vantaggi attesi e, in parte già verificati, sono diversi: una maggiore sicurezza e velocità del flusso di informazioni tra tutti gli operatori della catena logistica, con scambio telematico dei dati in tempo reale; una diminuzione dei costi e dell'impatto ambientale per il minor impiego di carta; la possibilità di fatturare elettronicamente; una maggiore trasparenza e facilità di controllo anche e soprattutto per i trasporti intermodali. Infine, è attesa un'incentivazione alla competitività delle imprese italiane che potranno acquisire contratti di trasporto internazionale anche nei Paesi in cui è già stato adottato l'e-CMR.

La digitalizzazione dei comparto dei trasporti è volta anche a risolvere alcune criticità che il settore affronta da anni: eccessiva burocrazia, mancato avvio dei processi di semplificazione normativa, frammentazione dei sistemi informatici dei vari operatori, riduzione dei tempi di attesa per il carico/scarico delle merci.

Secondo quando previsto dal PNRR, "attraverso il progetto sarà aumentata la competitività logistica nazionale attraverso la creazione di un ecosistema digitale per il trasporto merci e la logistica. Verrà inoltre creato un sistema digitale interoperabile tra attori pubblici e privati in grado di semplificare procedure, processi e controlli puntando sulla de-materializzazione dei documenti e lo scambio di dati e informazioni. Infine, sarà favorita la transizione digitale in termini di infrastrutture immateriali delle imprese nazionali che operano nel settore del trasporto merci e della logistica".

© TN Trasportonotizie - Riproduzione riservata

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