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Le ultime novità sul Trasporto Pubblico locale PDF Stampa E-mail
Mondo TN
2021
28
Gennaio

L'avvocato Lorenzo Pittaluga ci illustra le ultime novità introdotte in materia di Trasporto Pubblico Locale. 

Trasporto Pubblico

Tpl è l'abbreviazione di Trasporto pubblico locale, come tram e autobus. II settore muove tanti soldi: un giro d'affari complessivo di oltre 12 miliardi di euro l'anno, più di 1.000 imprese attive, oltre 126mila addetti occupati e 5,2 miliardi di passeggeri trasportati ogni anno. Cifre in grado di restituire la rilevanza di un settore cruciale per lo sviluppo e la crescita, che tuttavia senza investimenti importanti, non è in grado di raggiungere gli standard europei.

Comuni e Regioni potranno stipulare convenzioni con bus privati, taxi e Ncc per aumentare i mezzi a disposizione del trasporto pubblico locale in vista del possibile rientro degli studenti nelle classi. Con uno stanziamento di 5,5 milioni, nelle scuole medie ed elementari potranno essere organizzati corsi extrascolastici in presenza, per sopperire a eventuali carenze formative legate alla didattica a distanza.

Lo ha previsto un articolo del DL Ristori approvato in commissione al Senato. Si tratta di fornire servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale e regionale destinato agli studenti.

Con decreto della ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli, è stata istituita una commissione di studio incaricata di avanzare proposte per la definizione del quadro normativo in relazione agli aspetti economici-finanziari del trasporto pubblico locale e criteri uniformi per la ripartizione dei contributi statali.

La commissione, presieduta dal professor Bernardo Giorgio Mattarella della Luiss Guido Carli di Roma, composta da esperti della materia e dai rappresentanti istituzionali dei soggetti pubblici coinvolti nell'offerta di mobilità pubblica a livello locale (ne fanno parte docenti universitari, i rappresentanti del Mit, del Ministero dell'Economia e delle Finanze, della Conferenza delle Regioni e Province Autonome, dell'Anci e dell'Upi), ha tre mesi di tempo dalla data di insediamento per produrre una relazione ed eventuali proposte di modifiche normative e strumenti di raccordo tra Stato, Regioni, e Autonomie locali.

La commissione avrà il compito di proporre la definizione del quadro normativo in relazione agli aspetti economici-finanziari, anche nella prospettiva dell’attuazione del federalismo fiscale. Inoltre, dovrà occuparsi di sviluppare modelli di integrazione intermodale dell’offerta di trasporto pubblico a livello locale e regionale nel perseguimento dell’obiettivo della mobilità as a service, individuando ogni possibile forma di efficientamento e razionalizzazione anche attraverso l’attuazione dei costi standard.

Infine, sarà chiamata a definire criteri uniformi per la ripartizione dei contributi statali per il settore del trasporto pubblico locale, con particolare riferimento all’esigenza di garantire livelli adeguati dei servizi su tutto il territorio nazionale, e individuare modalità telematiche per l’acquisizione tempestiva dei flussi di domanda della mobilità pubblica e dei servizi effettivamente prestati.

Articolo di Lorenzo Pittaluga tratto dal TN 1/2021 anno XXIII

© TN Trasportonotizie - Riproduzione riservata

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