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Il rilancio dell'economia: misure per l'autotrasporto PDF Stampa E-mail
Mondo TN
2020
26
Ottobre

Il rilancio dell’economia nazionale, colpita nuovamente dalle conseguenze delle limitazioni per fronteggiare la pandemia Covid-19, deve necessariamente passare attraverso una revisione infrastrutturale importante e strategica.

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Con il Decreto Agosto continuiamo il lavoro messo in pratica con gli ultimi provvedimenti, istituendo un fondo da 600 milioni di euro per il triennio 2021-2023 finalizzato alla messa in sicurezza dei ponti e viadotti esistenti e alla realizzazione di nuovi ponti in sostituzione di quelli esistenti con problemi strutturali di sicurezza. 

 

Entro il 31 gennaio, previa intesa in Conferenza Unificata, sarà emanato il decreto attuativo di concerto Ministero delle Infrastrutture e Trasporti – Ministero dell’Economia e delle Finanze per l’assegnazione delle risorse a favore delle Città metropolitane e delle province territorialmente competenti, sulla base di un piano che classifichi i programmi di intervento presentati, secondo criteri di priorità legati al miglioramento della sicurezza, traffico interessato e alla popolazione servita. Gli interventi dovranno essere realizzati entro l’anno successivo a quello di utilizzazione dei fondi.

Incrementiamo ulteriormente, poi, di 5 milioni di euro e portandola dunque a 75 milioni di euro totali per il 2020, l’autorizzazione per la deduzione forfettaria di spese non documentate da parte degli autotrasportatori. Viene raggiunta così la cifra calcolata sulla base dei dati relativi alle ultime dichiarazioni dei redditi 2019 (anno di imposta 2018) riconoscendo 48 euro per il viaggio fuori comune e al 35% di 48 euro per quelli entro il territorio comunale.

Al contempo, le somme che sono rimaste nella disponibilità dei consorzi, anche in forma societaria, delle cooperative e dei raggruppamenti iscritti all’Albo nazionale degli autotrasportatori, in ragione dell’impossibilità di procedere al loro riversamento in favore dei beneficiari aderenti per un periodo superiore a 24 mesi a titolo di riduzioni compensate dei pedaggi autostradali, devono tornare nelle casse del MIT. Tali somme saranno destinate successivamente in favore di iniziative deliberate dall’Albo nazionale degli autotrasportatori per il sostegno del settore e per la sicurezza della circolazione, anche con riferimento all’utilizzo delle infrastrutture.

Relativamente ai porti, aumentiamo da 30 a 50 milioni di euro le dotazioni del Fondo in materia di lavoro portuale e di trasporto marittimi, previsto sin dal Cura Italia. Interveniamo, inoltre, sulla destinazione delle risorse, prevedendo la ulteriore finalità di finanziare il riconoscimento da parte delle Autorità marittime, relativamente ai Porti non sede di Autorità di Sistema Portuale, dei benefici previsti per il soggetto fornitore di lavoro portuale.

Sale a 53 milioni di euro, invece, lo stanziamento per l’autotrasporto e il rinnovo del parco veicoli, prevedendo che beneficiari delle risorse siano le imprese esercenti l’attività di trasporto di passeggeri su strada e non soggetti all’obbligo di servizio pubblico.

Ci sarà tempo sino al 31 dicembre per avviare gli investimenti che possono accedere ai finanziamenti e si aggiunge una nuova previsione in base a cui una quota pari a 30 milioni di euro è destinata al ristoro di rate e canoni di leasing di veicoli nuovi di fabbrica di categoria M2 e M3 ed adibiti allo svolgimento del servizio. I contributi, previsti sin dalla Legge di Bilancio 2020, vanno da un minimo di 4.000 euro ad un massimo di 40.000 euro per ciascun veicolo.

Viene istituito, infine, un fondo per la compensazione dei danni subiti dal settore del trasporto marittimo che avrà una dotazione pari a 50 milioni di euro volto a compensare la riduzione dei ricavi delle imprese armatoriali che operano con navi di bandiera italiana impiegate nei trasporti di passeggeri e combinati di passeggeri e merci via mare. Altri 28 milioni di euro, a cui si aggiungeranno ulteriori 7 milioni per il 2021, serviranno per l’esenzione degli oneri previdenziali e assistenziali per armatori e personale sino al 31 dicembre 2020.

Articolo dell'On. Emanuele Scagliusi tratto dal TN 5/2020 anno XXII

© TN Trasportonotizie - Riproduzione riservata

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