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Nuove disposizioni per i collegamenti con le isole PDF Stampa E-mail
Viabilità
2020
04
Giugno

Il Ministro De Micheli ha firmato un decreto contenente le disposizioni per il trasporto aereo e marittimo per i collegamenti con la Sardegna, confermando, inoltre, le misure già predisposte per le navi da crociera battenti bandiera estera. 

Camion

Vista e considerata la particolare situazione dell'organizzazione sanitaria dell'isola, i collegamenti con la Sardegna per il trasporto marittimo e aereo (da e verso gli aeroporti di Cagliari, Alghero e Olbia) fino al 12 giugno 2020 sono limitati ai servizi di continuità territoriale di servizio pubblico. Per quanto riguarda, invece, il trasporto merci, al momento non sono previste limitazioni al traffico.

 

Secondo il decreto, l'avvio di tutti i voli nazionali per l'isola e delle tratte marittime dedicate al trasporto di persone è previsto a partire dal 13 giugno 2020.

 

Per quanto riguarda i collegamenti da e per la Sicilia, al momento non sono previste limitazioni, mentre alle navi da crociera battenti bandiera straniera è consentito l'ingresso nei porti italiani solo ed esclusivamente ai fini della sosta inoperosa.

 

Infine, il trasporto aereo e l'operatività dei servizi aeroportuali è limitata agli aeroporti di Alghero, Ancona, Bari, Bergamo-Orio al Serio, Bologna, Brindisi, Cagliari, Catania, Firenze-Peretola, Genova, Lamezia Terme, Lampedusa, Milano Malpensa, Napoli Capodichino, Olbia, Palermo, Pantelleria, Pescara, Pisa, Roma Ciampino, Roma Fiumicino, Torino, e Venezia Tessera. Si rimanda all'Enac, l'Ente Nazionale Aviazione Civile, la possibilità di integrare l'elenco degli aeroporti operativi.

 

Per gli scali commerciali non inclusi nel precedente elenco, sono consentite le attività di aviazione generale.

 

Clicca qui per scaricare il testo del decreto

© TN Trasportonotizie - Riproduzione riservata

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Per quanto riguarda più nello specifico le condizioni di lavoro dei conducenti, si è concordato che il trasportatore sarà tenuto a organizzare gli orari di lavoro dei conducenti in modo che questi possano tornare al proprio domicilio almeno una volta ogni quattro settimane o, se il conducente sceglie di prendere due riposi settimanali ridotti, dopo tre settimane sulla strada.

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