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Autotrasporto, mestiere usurante: sarà la volta buona? PDF Stampa E-mail
Istituzioni
2016
05
Gennaio

La battaglia per riconoscere il mestiere di conducente di mezzi pesanti come usurante è approdata (finalmente) in Parlamento.

Camion3Negli ultimi giorni dell'anno in Senato si è parlato di un tema estremamente importante, ossia se includere l’autotrasporto nell’elenco dei mestieri usuranti.

Qualcosa si era mosso già nel mese di novembre, con l’interrogazione dei Sen. Pepe, Davico, Molinari e Vacciano posta all’attenzione dei Ministri del lavoro, dei trasporti e della salute (ve ne abbiamo parlato QUI).

La discussione - di cui si sono fatte portavoce diverse associazioni di categoria, Assotrasporti in testa (il mestiere usurante è da sempre fra i punti del suo programma) - ora entra nel vivo.

I Sen. Pepe e Davico (Gruppo Grandi Autonomie e Libertà) hanno definito “inspiegabile” l’esclusione del lavoro di autista di veicoli industriali dall’elenco dei lavori usuranti. Considerano questo passaggio un “atto dovuto” per il mantenimento dell’efficienza fisica dei conducenti e per la sicurezza della circolazione stradale.

I due senatori hanno anche annunciato, in aggiunta alla presentazione di interrogazioni e alla ripresentazione in ogni occasione utile di un emendamento, la realizzazione di un disegno di legge finalizzato a tutelare la dignità del lavoro e i lavoratori della categoria.

Anche la Sen. Fucksia (Movimento 5 Stelle) chiede che la professione del camionista sia da inserire nell’elenco delle professioni usuranti, al pari del medico chirurgo cardiovascolare e del lavoratore edile.  

La Parlamentare ha evidenziato, nella sua qualità di medico competente, come dallo svolgimento di un’attività usurante (secondo le previsioni del D.Lgs. n. 374/93) scaturisca per il lavoratore, oltre che una maggiore possibilità di contrarre malattie, una riduzione dell’aspettativa media di vita.

In questa analisi, individuati almeno quattro elementi che consentirebbero - sin da subito - di estendere il beneficio previdenziale previsto per le mansioni usuranti ai conducenti di camion:

  • Tempi;
  • Stress da strada (rischio incidenti);
  • Postura ergonomica sfavorevole;
  • Alimentazione non corretta (con insorgenza di patologie cardiovascolari e/o legate a disturbi del sonno).

La Senatrice, ritenendo sconveniente il calcolo delle “quote” operato dalla riforma “Fornero”, introduce il principio del “discrimine di qualità” del lavoro: ciò consentirebbe di anticipare l’età pensionabile fino ad un massimo di 10 anni, per effetto di un calcolo che tenga conto sia degli anni lavorativi dell’individuo che di un coefficiente di usura specifico per tipologia di mansione svolta, stabilito da una commissione consultiva che si riunisce ogni 3 anni, aggiornando l’elenco delle tabelle usuranti.

L’auspicio è che ora alle parole seguano una volta per tutte fatti concreti per la tutela degli autotrasportatori.

© TN Trasportonotizie - Riproduzione riservata 

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