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Albo autotrasporto, accordo per il trasferimento alle Motorizzazioni PDF Stampa E-mail
Istituzioni
2015
29
Aprile

Raggiunto l'accordo fra autonomie locali e amministrazioni statali per trasferire la gestione degli Albi provinciali agli uffici della Motorizzazione civile. Ma tutto tace su risorse economiche e personale...quanto costerà alle imprese il passaggio Province-Motorizzazioni?

Albo autotrasporto

Come noto, la Legge di Stabilità 2014 (L. 147/2013), all'art. 1, comma 94, stabiliva il trasferimento delle funzioni relative alla cura e alla gestione degli Albi provinciali degli autotrasportatori dalle Province agli uffici periferici del Ministero dei trasporti - ossia le Motorizzazioni civili - con le risorse umane disponibili a legislazione vigente.

La Legge prevedeva, inoltre, che il passaggio sarebbe dovuto scattare entro il 1° luglio 2014, con Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, contenente norme più dettagliate per il trasferimento delle funzioni. Come vi abbiamo annunciato QUI, il tanto atteso Decreto è arrivato lo scorso 8 gennaio, ma è ancora in fase di registrazione presso la Corte dei Conti, per cui non ancora in vigore.

Ad oggi la notizia più recente è che il 23 aprile si è tenuta una Conferenza Stato - città e autonomie locali avente ad oggetto il passaggio della gestione degli Albi agli uffici periferici del MIT. La Conferenza si è conclusa con un accordo raggiunto fra autonomie locali e amministrazioni centrali, volto ad assicurare la regolare tenuta dell'Albo a tutela delle imprese di autotrasporto iscritte e la continuità delle funzioni connesse alla gestione degli Albi provinciali. In che modo?

Entro un periodo massimo di sei mesi dalla data di pubblicazione (che stiamo ancora attendendo) del Decreto del Presidente del Consiglio sopra menzionato, gli uffici delle province e delle città metropolitane attualmente competenti continueranno nell'istruttoria relativa alle istanze ricevute e ai procedimenti avviati d'ufficio fino al giorno precedente alla pubblicazione del Decreto. Dal giorno successivo, tutte le nuove pratiche saranno lavorate dagli uffici della Motorizzazione.

Sembrerebbe molto semplice, mentre sappiamo bene che trasferire la cura degli Albi provinciali non può ridursi ad una consegna di fascicoli da un ufficio ad un altro. Come facilitare in concreto il passaggio di funzioni? Di questo pare che non si sia parlato durante la Conferenza.

Insomma, un passo avanti si è fatto, però non si è stabilito nulla sulle modalità pratiche di trasferimento delle funzioni, non si è discusso di personale, né di risorse economiche.

Eppure il Presidente del Comitato centrale dell'Albo autotrasporto Teresa Di Matteo, nel corso del convegno dell'Albo al Transpotec Logitec di Verona, aveva annunciato la Conferenza come un definitivo passo avanti, per la concreta implementazione di quanto stabilito dalla Legge di Stabilità 2014.

Tra le altre sfide aperte citate dal Presidente, di cui il Comitato Centrale dell’Albo autotrasportatori intende farsi promotore per ridare un futuro all’autotrasporto italiano, figurano le verifiche sulle imprese a zero veicoli iscritte all’Albo, la semplificazione normativa nel settore e la messa a punto del nuovo portale web dell’Albo, in cui saranno concentrate tutte le attività relative alle aziende iscritte.

Si profilano, insomma, mesi impegnativi per l’Albo. Ma è chiaro che senza solide basi nel presente e senza una forte attenzione alle problematiche quotidiane della categoria, non potrà costruirsi un futuro di grandi riforme.

Il Comitato centrale appare sordo ad ogni richiamo dal basso e chiuso in se stesso. Così facendo, dimentica che l’Albo non è proprietà privata di alcune associazioni, ma punto di incontro fra istituzioni e categoria. Deve essere un luogo di confronto con chi vive sulla propria pelle le problematiche quotidiane del trasporto merci su strada, non una sala chiusa per i pochi eletti.

Per questo alcune associazioni vicine alla base, con Assotrasporti capofila, ricordano che il Comitato centrale è di tutti gli autotrasportatori iscritti all’Albo e che, in quanto tale, deve dialogare con loro e agire con totale trasparenza.

© TN Trasportonotizie - Riproduzione riservata 

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