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Decreto Ilva, sospiro di sollievo per i trasportatori creditori PDF Stampa E-mail
Normativa
2015
04
Marzo

Il Decreto “Salva-Ilva” è legge. Varate le nuove norme che fanno ben sperare i trasportatori dell’indotto Ilva.

IlvaDopo l’OK del Senato, giunge anche il voto favorevole della Camera, che ha approvato con 284 voti il Decreto “Salva-Ilva”, senza apportare modifiche. 126 i deputati contrari (Lega nord, Movimento 5 stelle e Sinistra Ecologia e Libertà) e 50 gli astenuti (Forza Italia e Fratelli d’Italia).

Ecco alcune delle misure previste dalla nuova norma, volte a ridare respiro agli autotrasportatori che attendono da mesi il pagamento dei trasporti effettuati a servizio dell’Ilva.

Innanzitutto, il Decreto estende all’Ilva, in quanto stabilimento industriale di interesse strategico nazionale, l’applicabilità della gestione mediante amministrazione straordinaria. Si tratta di una sorta di fallimento controllato, che prevede alcune deroghe a tutela delle imprese dell’indotto.

Tra le misure di maggior rilievo, la pre-deducibilità dei crediti che le piccole e medie imprese vantano nei confronti dell’Ilva, accumulati prima che quest’ultima fosse ammessa alla procedura di amministrazione straordinaria.

Per sostenere le aziende creditrici, fornitrici di servizi all’Ilva (trasportatori compresi), il Decreto destina loro 35 milioni di euro del Fondo di Garanzia per le PMI per l’accesso al credito.

Inoltre, il Decreto sospende i termini per il versamento dei tributi erariali, previsti in scadenza fra la data di entrata in vigore della Legge di conversione del Decreto Ilva e il 15 settembre 2015. La sospensione riguarda anche le cartelle di pagamento emesse dagli enti di riscossione. Il pagamento dei tributi sospesi dovrà effettuarsi in un’unica soluzione entro il 21 dicembre 2015.

Fra gli altri provvedimenti, l’Ilva potrà ricevere finanziamenti fino a 400 milioni di euro, assistiti dalla garanzia dello Stato, da destinare ad ambiente, ricerca, sviluppo, innovazione, formazione e occupazione.

10 milioni di euro sono stanziati per la messa in sicurezza e la gestione dei rifiuti radioattivi nel comune di Statte, in provincia di Taranto.

Altri 5 milioni di euro saranno stanziati per la lotta ai tumori. Gli interventi previsti punteranno al potenziamento della prevenzione e della cura nel settore dell’oncoematologia pediatrica nella provincia di Taranto.

© TN Trasportonotizie - Riproduzione riservata 

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