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Assotrasporti ed Eumove scrivono al Governo PDF Stampa E-mail
Istituzioni
2020
01
Dicembre

In vista della pubblicazione del nuovo DPCM del 3 dicembre 2020, Assotrasporti ed Eumove scrivono al Governo per sottoporre alla valutazione dell’esecutivo l’introduzione di nuove misure in sostegno dell’autotrasporto.

Camion

Dall'inizio dell’emergenza sanitaria Assotrasporti ed Eumove hanno seguito da vicino l’evolversi della situazione, intervenendo a tutela dell’autotrasporto nei momenti più critici del lockdown. Tuttavia, nonostante le numerose misure economiche messe in campo dal Governo in favore delle aziende in difficoltà, si ritiene che non si sia ancora fatto abbastanza: alle criticità derivanti dall'emergenza Covid-19, infatti, si sono sommati i problemi che affliggono la categoria da anni.  

“Coinvolgendo i nostri associati in prima persona, i professionisti e gli esperti del settore, abbiamo redatto un documento che racchiude i principali suggerimenti e le richieste d’introduzione di nuove misure per l’autotrasporto” dichiara Secondo Sandiano, Presidente Assotrasporti e Vicepresidente vicario di Eumove. 

“Questa mattina abbiamo presentato il documento al Governo, contenente le proposte di soluzione per le esigenze concrete della categoria, composta anche da piccole e medie aziende e imprenditori individuali che, oltre alle difficoltà derivanti dalla pandemia, si trovano a fronteggiare criticità conseguenti questioni irrisolte da anni” aggiunge Fabrizio Civallero, Segretario Nazionale Assotrasporti. 

Il documento, suddiviso in 14 macro-argomenti, presenta le osservazioni e suggerimenti della categoria rispetto a molteplici aspetti: dalle difficoltà del lavoro su strada per i camionisti in questo periodo di emergenza, alla trasparenza normativa, dalle criticità riguardanti i costi di gestione delle aziende, alla sicurezza sul lavoro. 

Sintetizzando alcuni dei punti salienti, gli associati hanno portato all’attenzione del Governo la difficoltà dei propri autisti di trovare docce/servizi igienici e punti di ristoro adeguati anche in autostrada, dove il servizio dovrebbe essere garantito.  Inoltre, molte aziende nelle zone di carico/scarico non hanno predisposto spazi adeguati e servizi dedicati al personale esterno che, per via delle norme per il contenimento del contagio, non ha più libero accesso ai locali aziendali. 

Sottolineando l’utilità di misure come la sospensione dei divieti di circolazione nei fine settimana, gli autotrasportatori chiedono maggior trasparenza e anticipo della comunicazione di tali provvedimenti, affinché possano programmare i viaggi senza dover apportare modifiche dell’ultimo minuto. 

Per quanto riguarda argomenti “sempre caldi” per il settore, le imprese chiedono che il termine di pagamento delle fatture entro 60 giorni imposto dalla legge sia fatto rispettare, perché la realtà dei fatti porta a ricevere saldi anche a 90-120 giorni, generando un vero e proprio problema di liquidità. 

I costi di gestione per le imprese italiane, decisamente più alti rispetto ad alcuni Stati dell’est Europa, rendono le nostre attività scarsamente competitive. La lotta al dumping sociale e alla concorrenza sleale passa anche da una riduzione del costo del lavoro che, inoltre, permetterebbe ai nostri imprenditori di assumere più personale e crescere sul mercato. Non sono pochi i casi in cui gli autotrasportatori rinunciano ad assumere personale, non per la mancanza di lavoro, ma per l’insostenibilità del costo dell’autista

Sempre in ottica di ridare la dignità che merita uno dei settori fondamentali per lo sviluppo economico del Paese, Assotrasporti chiede di stabilire una tariffa minima equa che garantisca alle imprese di ricevere il giusto compenso per operare in sicurezza. Tale importo è stato valutato in almeno 1,50€/km

Si richiedono, inoltre, una semplificazione della burocrazia, soprattutto per quanto riguarda i trasporti eccezionali con l’istituzione di un documento unico, piani di incentivazione per l’accesso alla professione volti a sanare la carenza sempre più evidente di autisti professionisti, e un intervento concreto in materia di sicurezza sul lavoro che preveda una maggiore responsabilizzazione del dipendente. 

Infine, Assotrasporti ed Eumove sollecitano un impegno concreto da parte del Governo nella risoluzione del problema della sicurezza delle infrastrutture stradali, ferroviarie e autostradali. Allacciandosi all’iniziativa “Salva Vite” promossa a gennaio 2020, chiedono maggiore trasparenza nella comunicazione dei piani di interventi programmati sulle infrastrutture e di ricevere un’informativa sui motivi per quali l’Ansfisa, istituita con il Decreto Genova per la vigilanza sulle condizioni di sicurezza delle opere viarie italiane, non sia ancora operativa.

Potete trovare tutti gli aggiornamenti sull’iniziativa “Salva Vite” iscrivendovi al gruppo Facebook “Stato emergenza strade e ferrovie per prevenire crolli e morti” per dare i vostri suggerimenti e inviare segnalazioni. Non dimenticate di seguire Assotrasporti sul sito web dell’associazione assotrasporti.org, sui social, Facebook e Twitter, e sulle riviste TN TrasportoNotizie e GM GenteinMovimento.

Potete leggere copia del documento presentato cliccando qui

Fonte: Assotrasporti.

© TN Trasportonotizie - Riproduzione riservata

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Per quanto riguarda più nello specifico le condizioni di lavoro dei conducenti, si è concordato che il trasportatore sarà tenuto a organizzare gli orari di lavoro dei conducenti in modo che questi possano tornare al proprio domicilio almeno una volta ogni quattro settimane o, se il conducente sceglie di prendere due riposi settimanali ridotti, dopo tre settimane sulla strada.

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