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Emergenza strade: lo Stato intervenga subito PDF Stampa E-mail
Istituzioni
2020
27
Gennaio

Non solo autotrasportatori: anche la Confederazione Nazionale Piccole e Medie Imprese sostiene l’iniziativa di Assotrasporti ed Eumove per la messa in sicurezza della rete viaria e ferroviaria italiana.

Viadotto lavori

La campagna di sensibilizzazione “Salva Vite” promossa da Assotrasporti ed Eumove per richiedere al Governo l’intervento immediato per la messa in sicurezza del sistema viario e ferroviario italiano attraverso l’emanazione dello stato di emergenza ha trovato un nuovo sostenitore. Si tratta di Tommaso Cerciello, Presidente della Confederazione Nazionale Piccole e Medie Imprese: “in qualità di rappresentante degli imprenditori medio-piccoli, sostengo con favore l’iniziativa promossa da Assotrasporti ed Eumove”.  

I problemi derivanti da chiusure autostradali, deviazioni e interruzioni di servizi ricadono non solo sugli autotrasportatori, ma anche su lavoratori autonomi, professionisti e dipendenti delle piccole e medie imprese che, per lavoro, si spostano frequentemente sul territorio.  

Sui mezzi di informazione nazionale vengono diffuse le notizie più eclatanti in fatto di “insicurezza” stradale, come l’ultimo crollo avvenuto all’interno della galleria Bertè sulla A26 in Liguria il 30 dicembre 2019. Tuttavia, l’emergenza non riguarda solo le grandi vie di comunicazioni, autostrade e ferrovie nazionali, ma è ormai radicata anche su strade secondarie e piccole vie di comunicazione regionali, provinciali e comunali. Il rischio di incidenti causati dalla mancata manutenzione di strade e ferrovie nel proprio luogo di residenza è una triste realtà che accomuna tutta la Penisola. Secondo il rapporto realizzato dal Consiglio superiore dei lavori pubblici inviato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sono circa 200 le gallerie che presentano rischi per la sicurezza. A queste si aggiungono i 763 ponti e viadotti “senza proprietario”: si tratta di infrastrutture per le quali non è stato possibile individuare l’ente responsabile e sulle quali non vengono fatte ispezioni e opere di manutenzione da decenni. (Fonte: Dataroom di Milena Gabanelli, Corriere della Sera, pubblicata il 19 gennaio 2020).  

È normale guardare con distacco alle grandi tragedie quando si è spettatori che vivono lontano dal luogo del disastro, ma al giorno d’oggi nessuno può sentirsi completamente al sicuro. Pertanto, è necessario agire il prima possibile, anche ricorrendo a misure eccezionali come la dichiarazione dello stato d’emergenza da parte del Governo. In questo modo sarà possibile rendere l'azione di verifica delle infrastrutture operativa in tempi brevi e a costi contenuti, precettando/distaccando i dipendenti pubblici necessari per i controlli.  

Chi meglio delle persone che vivono il territorio quotidianamente può censire la rete viaria italiana? Suddividendo le competenze per aree e coinvolgendo tutto il personale pubblico competente, dai vertici di Roma al dipendente del piccolo comune, fino a specifici reparti dell’Esercito, sarà possibile effettuare una verifica capillare e attendibile dell’intero Paese.  

Pertanto, Assotrasporti, Eumove, Confederazione Nazionale Piccole e Medie Imprese, Sistema Impresa, Federazione autonoleggiatori italiani trasporto persone, Azione nel Trasporto Italiano e Confederazione del Trasporto e della Logistica in Europa invitano tutte le associazioni, i professionisti e i cittadini a far sentire la propria voce, dando il proprio contributo per trovare una soluzione reale all’emergenza e chiedendo al Governo un intervento immediato. 

Inviate i vostri suggerimenti e fate le vostre segnalazioni sul nuovo gruppo Facebook “Stato emergenza strade e ferrovie per prevenire crolli e morti” e seguite Assotrasporti su Facebook, Twitter e sulla rivista GM GenteinMovimento.  

Fonte: Assotrasporti

© TN Trasportonotizie - Riproduzione riservata

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– In seguito all’ennesima emergenza avvenuta sulle autostrade liguri (il crollo di parte del soffitto della galleria Bertè sulla A26 in direzione Genova del 30 dicembre 2019) il Governo, con una conferenza urgente tra MIT e Aspi, ha chiesto l’accelerazione dei tempi di manutenzione e l’istituzione di un osservatorio MIT-Aspi sui controlli realizzati dalla concessionaria. 

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