Prosegue la Dakar 2015 tra avvincenti sfide e sorpassi e giunge al giro di boa di metà percorso.

Dopo le prime quattro tappe di cui vi abbiamo parlato QUI, si è corsa la tappa Copiapò-Antofagasta, una delle rare prove speciali della Dakar 2015 in cui tutte le categorie di veicoli in gara - auto, moto, quad e camion - competono sul medesimo tracciato per 458 km.

Qui i piloti più esperti hanno saputo sfruttare le piste veloci per risalire posizioni nella classifica generale. Un rischio, però, considerati i terreni di gara difficili da gestire. Le uniche garanzie di successo in simili condizioni sono sangue freddo, autocontrollo e precisione nella gestione dell’estremo.

Così, nella categoria truck l’olandese De Rooy ha terminato la gara in nona posizione, un buon risultato che gli fa recuperare posizioni in classifica generale dopo la sfortunata prova da Chilecito a Copiapò, quando un incidente aveva bloccato e poi rallentato la marcia del suo Iveco Powerstar, facendolo giungere al bivacco di Copiapò a notte fonda.

A tagliare per primo il traguardo di Antofagasta è stato, manco a dirlo, un russo, Nikolaev (Kamaz), davanti a Mardeev (altro pilota e altri truck della Casa russa, testa di classifica al termine della quarta tappa). Terzo il team rivelazione guidato dal bielorusso Viazovich, alla guida di truck della casa bielorussa Maz.

Quarto Loprais (Man), solo sesto Karginov (Kamaz), campione in carica della Dakar.

Il rally è proseguito venerdì 9 gennaio con la sesta tappa, da Antofagasta a Iquique. I team in gara, dopo l’arrivo nella città cilena di Antofagasta, affacciata sull’oceano, hanno proseguito la risalita verso nord del litorale del Pacifico, fino a Iquique, una vera e propria spedizione fra le alte dune che costeggiano e dominano dall’alto la costa.

Sul podio installato nel centro di Iquique sono saliti tre team Kamaz, in ordine di arrivo Nikolaev, Mardeev e Karginov.

Ottimo quarto posto per De Rooy, che rosicchia ancora posizioni in classifica generale, raggiungendo la 24esima, sebbene sia difficile pensare ad un finale di Dakar con il suo Iveco protagonista, con oltre sette ore di ritardo da smaltire... Una buona posizione, comunque, quella guadagnata nella sesta tappa, anche in vista dell’ostica tappa “maratona” del giorno seguente, da cui è partito appunto quarto.

La settima e l’ottava tappa, differenziate per le singole categorie in gara, hanno visto i truck scendere in pista lo scorso weekend - sabato 10 e domenica 11 gennaio - per la prova “maratona”, una due giorni di gara in cui i piloti hanno dovuto fare a meno dei propri meccanici. Il percorso, totalmente dedicato ai truck, ha avuto per terreno le piste sabbiose che tanto piacciono al Team Iveco Petronas di De Rooy.

Partiti da Iquique e giunti al bivacco di Uyuni, in Bolivia, dopo 335 km, i piloti sono ripartiti ieri per far rientro nella cilena Iquique, concludendo così la seconda parte della maratona dopo 271 km di prova speciale.

La maratona, molto importante nella battaglia per il titolo nella categoria truck, ha visto primeggiare al bivacco di Uyuni il ceco Loprais (Man), davanti a De Rooy (Iveco) e Karginov (Kamaz). I primi a rintrare a Iquique sono stati in ordine Nikolaev (Kamaz, solo ventesimo al termine della prima parte della maratona), De Rooy, ancora secondo, e Karginov.

Al termine dell’ottava tappa, la classifica generale vede ancora un podio Kamaz:

1. Mardeev (Kamaz)

2. Karginov (Kamaz)

3. Nikolaev (Kamaz)

De Rooy sale in 14esima posizione, rosicchiando piazzamenti gara dopo gara.

Oggi è giornata di riposo per i truck, in cui gli equipaggi si prepareranno al viaggio che li riporterà lungo tutta la settimana fino a Buenos Aires.

A cominciare da domani, quando la corsa riprenderà da Iquique a Calama, in territorio cileno, per 451 km di prova speciale.

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