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Il risparmio sul carburante è possibile. Arriva il dispositivo Fuel Factor PDF Stampa E-mail
Tecnologia
2014
29
Maggio

La sfida del futuro? Sbarca in Italia un prodotto rivoluzionario che consente di ridurre in modo significativo il costo del carburante.

Risparmio carburanteCon la crisi del mercato italiano, la Factor Systems Srl punta sulla rivoluzionaria tecnologia Fuel Factor, ovvero “Fattore Carburante”, quindi, risparmio del combustibile e riduzione notevole dei fumi di scarico.

La redazione di TN - TRASPORTONOTIZIE ha intervistato il titolare della Factor Systems e il biofisico inventore di Fuel Factor per saperne di più.

La sede italiana di Factor Systems, la prima in Europa, è ubicata in corso Giulio Cesare 338/26 a Torino, al settimo piano in un ambiente luminoso, con vista panoramica sulla metropoli che un tempo era stata fulcro della civiltà industriale.

Uno dei titolari, l’imprenditore Cristian Messina, è un uomo dinamico; scrive poche righe al computer per rispondere ad una richiesta di informazioni riportata nel sito www.factorsystems.it, risponde al telefono che squilla continuamente spiegando ai clienti le specificità del prodotto e molti di questi si complimentano con lui per averli indirizzati verso una scelta vantaggiosa in un frangente di profonda crisi economica: «il nostro è un settore in profonda crisi per tante ragioni, abbiamo dei costi che sono ormai diventati insostenibili a cominciare dal costo del carburante – sottolinea uno di essi - per noi Autotrasportatori è sempre stato difficile ma oggi lo è in modo davvero preoccupante. Per questa ragione, ritengo che poter ridurre i consumi di carburante mantenendo lo stesso chilometraggio possa rappresentare per noi un valido strumento di salvataggio».

Allora, sig. Messina, da quanto tempo avete iniziato questa attività?

«Abbiamo appena esordito e preso i primi contatti con gli operatori del settore trasporti perché è la categoria a cui principalmente è rivolto il prodotto “Fuel Factor”»

È una categoria, questa, che sta affrontando gravi disagi nel nostro paese, come pensate di affrontare un mercato così complesso?

«Proprio per questa ragione proponiamo delle soluzioni concrete che portano immediatamente vantaggi al settore dei trasporti. Si tratta di un prodotto unico ed innovativo che si basa su un principio scientifico, e che permetterà loro di risparmiare dei soldi, semplicemente viaggiando. È un doppio guadagno. La sorprende?».

Più che sorprendermi mi incuriosisce!

Cristian Messina si alza e con un sorriso aperto e cordiale, rivelando sicurezza e soddisfazione mi invita a tornare alle 20,30 spiegandomi che l’inventore di Fuel Factor arriverà dagli Stati Uniti, andremo a cena e questo mi darà modo di chiedere direttamente all’ideatore di Fuel Factor come funziona e quali sono i benefici.

Preparo delle domande e come promesso da Messina,  alle 20,30 stringo la mano del biofisico Friedrich Gradl von Hoffmann, del suo socio John Najar e del socio italiano Michele Ottaviano. Inoltre, sono presenti il figlio di Messina, Federico, amministratore della Factor Systems, Vito Spinelli e Giuseppe Lupo in veste di responsabili commerciali nella Factor Systems.

Von Hoffmann nonostante la sua grande preparazione stupisce per la sua gentilezza ed umiltà, e tra una portata e l’altra,  grazie all’interprete Rachida, gentilmente messa a disposizione da Cristian Messina, comincio a rivolgere le prime domande a von Hoffmann.

Da quanto tempo lavora nel progetto Fuel Factor?

«Da oltre vent’anni per la tecnologia generale, mentre negli ultimi anni ho studiato un'applicazione specifica di Fuel Factor per creare gli strumenti adatti, nelle proporzioni corrette, nell'ordine e nella comunicazione, per raggiungere l'obiettivo ed avere una combustione più pulita ed efficiente.

Come è nata l’idea?

«Attraverso lo studio della biofisica, ho creato un sistema specifico che cambia la struttura energetica (molecolare) del carburante utilizzato e lo trasforma in un carburante più efficiente».

Interessante! Ma come funziona?

«Il nostro sistema viene applicato direttamente sull’automezzo, precisamente all’esterno del serbatoio, in numero proporzionale alla grandezza. Questi dispositivi sollecitando le molecole del carburante agiscono su di esso e l’ottimizzano in modo da generare un risparmio. E, quindi, a parità di percorso si ha un consumo inferiore di carburante

Con tutti i tipi di carburante?

«Sì, il principio di biocomunicazione è lo stesso; pertanto si adatta a qualsiasi carburante mediante la frequenza giusta». 

Oltre al risparmio si ragiona anche in un’ottica di rispetto ambientale?

«Certamente! Non dimentichiamo il rapporto Onu del 13/04 che riguarda direttamente gli autotrasporti e cioè la riduzione  delle emissioni di scarico a tutela dell’ambiente..»

La diminuzione delle emissioni è molto facile da testare attraverso specifiche apparecchiature di prova opacità (parti per milione). La media di questo importante risultato sulle emissioni di scarico è stata fatta  su  centinaia di veicoli controllati ed è migliorata del 50 %, addirittura  le nostre prestazioni di picco raggiunto sono la riduzione del 97 % delle emissioni . Pertanto, chi acquista il nostro dispositivo Fuel Factor ha un doppio riscontro, si può affermare che non si compra un prodotto ma un insieme di risultati certi.

Quanto è conosciuto all’estero il progetto “Fuel Factor”?

«Fino ad ora, è conosciuto negli Stati Uniti ed in Medio Oriente, paesi in cui vi è un elevato consumo di carburante.» 

E lei ha il brevetto di questa idea?

«Sì, dopo aver confrontato altre ricerche sulla biocomunicazione che mi hanno visto impegnato in  anni di ricerche e studio. Fuel Factor è attivo dal momento in cui viene installato. Un autista esperto sentirà un aumento della potenza dopo soli 5 minuti. Il risparmio di carburante è in atto fin dal primo momento. Esso dipende anche dall'età del mezzo e la qualità del combustibile per avere il tempo necessario di raggiungere le massime prestazioni. Ma in ogni caso, i risparmi di riduzione delle emissioni e del carburante sono attivi dal primo secondo. Il notevole aumento della potenza , che viene con esso, è la prima indicazione che " sta succedendo qualcosa ". Nessuno è riuscito ad ottenere questi risultati fino ad ora. Ecco, perché ho brevettato questa idea, l’idea di un vantaggio per la qualità della vita».

Ci sono dei concorrenti, o prodotti simili?

«Assolutamente no! Non con la stessa tipologia di prodotto, ci sono stati dei tentativi meccanici o chimici invasivi, come gli additivi, ma nessuno sino ad oggi aveva applicato la biocomunicazione. Stiamo parlando di un’innovazione unica al mondo e, soprattutto,che non comporta alcuna modifica ai veicoli, che consente un risparmio assoluto!».

Grande interesse del pubblico presente per la delegazione della von Hoffmann & Partner Technologies (società proprietaria della tecnologia brevettata), capeggiata dal suo fondatore e presidente Friedrich Gradl von Hoffmann, nella sua visita presso gli uffici della Factor Systems italiana.

Giunto direttamente dagli Stati Uniti, l'inventore della tecnologia impiantata denominata Energetic Quanta Cymatic Communication Tecnology (EQCCT), ha intrattenuto gli ospiti illustrando in maniera dettagliata la sua idea e il funzionamento fisico della sua scoperta applicabile a qualsiasi tipo di liquido.

Studiando per decenni la cimatica (disciplina che analizza il comportamento e l'effetto delle onde sonore sui corpi fisici), e perseguendo la propria mission per aiutare a migliorare sensibilmente la qualità di vita del genere umano e dell’ambiente, von Hoffmann è riuscito a isolare determinate frequenze sonore che, utilizzate attraverso la sua tecnologia, hanno lo scopo di modificare il comportamento molecolare di alcuni liquidi ottimizzandolo secondo l'obiettivo che si vuole porre in essere.

Il biofisico ha spiegato che la biocomunicazione con i liquidi attraverso suoni che inviano informazioni alle molecole sia solo il punto di partenza, la base quindi, le cui applicazioni concrete possono potenzialmente essere infinite, così come lo sono le frequenze.  

“Fuel Factor” è dunque solo l'inizio. Oltre al settore dei trasporti, prototipi di molteplici dispositivi andranno ad influenzare applicazioni pratiche apparentemente molto distanti tra loro ma alla cui base esiste un liquido con cui comunicare. Perché la scienza può essere messa al servizio della vita.

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